Dispositivi elettronici che una volta impiantati nel sistema nervoso umano permetteranno di curare una lunga serie di malattie croniche, che fino ad adesso non siamo riusciti a combattere come si deve. Riusciremo ad hackerare direttamente i segnali nervosi trasmessi dai nervi, è questa la direzione che si sono dati Google e la neonata Galvani Bioelectronics entro sette anni a partire da adesso. Una spesa colossale quella fatta dalla casa farmaceutica inglese Verily e Big G, oltre 700 milioni di dollari dedicati alla ricerca medica.
L’idea è piuttosto nuova e nasce mettendo da parte le pillole, le iniezioni e le pastiglie, “semplicemente” si va a mandare impulsi elettrici che vanno a modificare le attività dell’organismo all’origine, al livello cioè dei nervi che controllano le funzioni degli organi su chi vogliamo intervenire. Molte malattie che si vogliono curare nascono da una distorsione dei segnali con cui il sistema nervoso controlla l’attività dell’organo, così facendo si potrebbe bloccare o modificare e correggere i segnali che questi trasmettono. Le sfide sono ancora parecchie, soprattutto quelle di sviluppare dispositivi con un bassissimo consumo energetico che possano funzionare per decine di anni senza ricaricarsi. Staremo a vedere!