Una sorta di servizio di fecondazione ‘fai da te’, all’insaputa delle aspiranti mamme. Emerso anche grazie al web. Un medico della fertilità americano, Donald Cline, è accusato di aver usato il proprio seme almeno 50 volte per far avere un bambino alle sue pazienti. Il tutto mentre assicurava loro di impiegare seme fresco di uno studente di medicina o di uno specializzando. Fa discutere negli Usa la vicenda del ginecologo dell’Indiana finito in tribunale a difendersi dall’accusa di frode e falso. Una storia scoperta per caso, quando una dei figli del dottore in cerca delle proprie origini, ha scoperto di avere otto fratellastri misteriosi, grazie a un sito che mette in contatto i bambini nati grazie alla fecondazione assistita.
Jacoba Ballard, figlia della provetta, voleva ricostruire le proprie origini, così si rivolse al sito. La stessa cosa muoveva Kristy Killion quando telefonò al dottor Cline per avere lumi sulle sue origini: i genitori le avevano detto di essersi rivolti alla sua clinica per riuscire ad avere una bambino: lei. L’uomo spiegò che i dati medici non erano più disponibili e che non poteva esserle di aiuto, così Killion si registrò al sito dei figli della provetta per fare qualche ricerca, scoprendo così di avere una sorellastra. Le due ragazze si sono sottoposte poi a un test del Dna e hanno scoperto il comune legame con la clinica. Ma, dopo aver scovato altri otto tra fratelli e sorelle, si sono insospettite. Ancor più dopo aver scoperto un legame genetico con Doug Cline, il figlio del medico della clinica a cui si erano rivolti i genitori.
A questo punto tornano in gioco le tecnologie. Le due ragazze, infatti, hanno contattato il giovane su Facebook: questi, dopo aver spiegato loro che il padre aveva detto di aver donato il proprio seme diverse volte, ha organizzato un faccia a faccia tra alcuni dei nove figli biologici noti e il dottore. In questa occasione Cline padre ammise di aver donato il proprio seme, non attraverso una banca, “circa 50 volte“, e di aver inseminato le sue pazienti con il proprio materiale biologico, convinto di aiutare davvero delle donne che volevano un bambino. Il medico ha anche confessato di sentirsi sotto pressione perché non aveva accesso a materiale da donatori.
Spiegazioni che non hanno soddisfatto i figli della provetta. Nel 2014 Killion e Ballard si sono rivolte al procuratore dell’Indiana e, nel corso delle indagini preliminari, l’uomo avrebbe mentito respingendo le accuse. Ma le successive analisi del Dna hanno stabilito che Donald Cline è effettivamente il padre biologico delle ragazze, come si legge nei documenti del tribunale riportati dalla Cnn. Il medico si è ritirato nel 2009 e ora, secondo il Marion County Prosecutor’s Office, rischia fino a 5 anni di prigione solo per aver ostacolato la giustizia. Il processo è in corso. Se si stabilirà che le pazienti del dottore non sono state informate delle intenzioni dello specialista, il caso solleva numerose questioni etiche. E resta anche da capire se il medico dovrà in qualche modo risarcire la sua numerosa prole. (AdnKronos)