L‘ippoterapia come cura per guarire dalle malattie croniche del fegato e per prevenire i processi dell’invecchiamenento.
A sostenerlo con fervore al Tempo, il Prof. Gian Ludovico Rapaccini, dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e Gastroenterologia dell’Università Cattolica del S. Cuore, Policlinico A.Gemelli di Roma.
“Il primo uomo di scienza a comprendere l’importanza del cavallo per la salute dell’uomo fu Ippocrate di Coo nel IV secolo a. C.. Giuseppe Benvenuti nel 1759 pubblicò i primi dati con il valore scientifico dell’epoca sull’efficacia dell’esercizio fisico con il cavallo in varie patologie- spiega il professore- Ma è dai primi anni ’70 del secolo scorso che si è sistematicamente dato valore e organizzata l’attività fisico/sportiva a cavallo nella prevenzione nel trattamento e nella riabilitazione di numerose patologie, in primo luogo quelle cardio-vascolari, metaboliche, neurologiche, muscolo-articolari e gastroenterologiche”.
“Nello specifico campo gastroenterologico esiste ormai solida letteratura sul ruolo integrativo con le tradizionali terapie farmacologiche dell’attività fisica e sportiva nel trattamento delle malattie croniche di fegato, segnatamente di quelle da alterazioni metaboliche, e delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali ( MICI ). In entrambe le patologie l’effetto favorevole dell’attività fisica è stato documentato, oltre che con il miglioramento dei sintomi di malattie riferito dai pazienti, anche dal miglioramento del dato istologico ottenuto con biopsie epatiche nelle epatopatie e dell’aspetto endoscopico della mucosa del colon nelle malattie intestinali. Ovviamente il tipo, il grado e l’intensità dell’attività fisico/sportiva da praticare devono essere scelti caso per caso in base ad una grande serie di variabili: viene così a configurarsi un nuovo tipo di unità assistenziale formata da medico specialista, fisiatra, istruttore della attività fisico/sportiva, nutrizionista e da tutte le altre eventuali figure professionali implicate nella gestione del singolo paziente”.