Tra il 4 e 5 settembre 2016 un nubifragio in Carinzia (Austria) ha innescato flussi fangoso-detritici che hanno invaso l’abitato di Afritz. Un fenomeno ben noto in Italia.
Tra domenica e lunedì la tranquilla valle nella quale sorge Afritz, un paesino, è stata interessata da un devastante fenomeno idrogeologico.
Dal versante in sinistra orografica in seguito ad un violento nubifragio si sono innescati flussi detritico-fangosi che hanno in vaso parte dell’area abitata.
Nessun ferito, ma molte case danneggiate, strade chiuse e disagi. Senza tetto ospitati negli alberghi della zona.
L’intero abitato di Kraa, frazione di Afritz, è stato evacuato. Le stesse case di Afritz sono state invase dal fango che in alcuni punti ha superato i due metri, raggiungendo i piani superiori. Non si lamentano vittime e nemmeno feriti.
Problema diffusissimo nella moderna Europa e non solo.
Anche questa volta il nubifragio, di cui al momento non si conosce l’importanza in termini di precipitazioni, ha interessato un versante boscato di limitate dimensioni: circa 225 ettari.
Nell’area urbanizzata le sistemazioni idrauliche erano insufficienti a smaltire i flussi in quanto adattate più alle esigenze dell’uomo che a quelle della natura.
La figura 1 inquadra l’abitato di Afritz.
L’immagine 2 illustra il bacino idrografico che ha innescato il fenomeno. L’immagine 3 è stata tratta dalla rete ed evidenzia l’area interessata dal percorso e accumulo di fango e detriti. La figura 4 è la ricostruzione schematica dell’area alluvionata effettuata su foto satellitare precedente. Le immagini 5, 6, 7 e 8 illustrano alcuni effetti del fenomeno idrogeologico nell’area urbana.
Come spesso accade, la trasformazione degli alvei in alvei strada o comunque piegati alle esigenze urbanistiche rappresenta la causa delle esondazione e dei danni conseguenti