L’accordo di Parigi sul Clima procede verso la sua concreta attuazione. Con le ultime adesioni annunciate in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni unite a New York, è salito a 60 il numero dei Paesi che hanno ratificato l’intesa siglata lo scorso dicembre da 197 Paesi, per un totale cumulativo di emissioni pari al 47,62% di quelle globali. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon ha detto di “essere sempre più fiducioso che l’accordo entrerà in vigore entro la fine dell’anno“. “Abbiamo bisogno solo di coprire il 7,5% di emissioni ancora per raggiungere l’obiettivo del 55% delle emissioni globali“, ha aggiunto Ban, per il quale “quello che sembrava impossibile è divenuto adesso inevitabile“.
Ban Ki-moon ha annunciato di aver ricevuto la conferma diretta della ratifica entro l’anno (possibilmente già entro ottobre) dell’accordo da parte di diversi paesi, tra cui Francia, Germania e Australia, e dell’Unione europea. Il Segretario di stato Usa, John Kerry, ha dichiarato: “Ci assumiamo la nostra parte di responsabilità per quanto è accaduto (…) Ma adesso stiamo scrivendo una storia nuova“. L’accordo – che ha lo scopo di contenere il riscaldamento globale “ben al di sotto” dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali – potrà entrare in vigore il 30esimo giorno successivo alla data in cui sarà comunicata la ratifica di almeno 55 paesi, che devono rappresentare in totale almeno il 55% delle emissioni di gas serra.