Dopo aver interessato l’Italia la circolazione depressionaria in quota, collegata al “CUT-OFF” in fase di allontanamento verso le coste del Montenegro e la Serbia, sta apportando una severa fase di maltempo, con piogge, rovesci e forti temporali (pre-frontali), che dal sud della Grecia si estende fino alle coste dell’Ucraina meridionale. Difatti l’intenso sistema frontale annesso alla sopra menzionata circolazione depressionaria evolvendosi in direzione dei Balcani e del bacino del mar Nero si è rapidamente trasformato in una ciclogenesi alla mesoscala, con un minimo centrato proprio nel tratto di mare a sud della città di Odessa, davanti le coste meridionali ucraine. La ciclogenesi è stata successivamente alimentata dai nuclei di vorticità positiva in discesa dal bordo occidentale dell’ampia saccatura che dall’Artico russo si prolunga fin sull’Ucraina (si nota la consistente nuvolosità che dalla Russia si estende sull’Ucraina), contribuendo a rafforzarla, dandogli un certo vigore proprio sul settore nord-occidentale del mar Nero, lì dove si andava a sviluppare la nuova circolazione depressionaria.
Questo ciclone extratropicale, che si è sviluppato sottovento all’estesa saccatura artica che interessa l’Europa orientale, è alimentato, lungo il suo margine occidentale, da impulsi di aria fredda di origine polare continentale che dalle pianure della Russia europea scivolano verso il settore più occidentale del mar Nero, attraverso una sostenuta ventilazione da Nord e N-NE. La persistenza del fronte caldo di questa depressione, fra la penisola di Crimea e la costa meridionale ucraina, sta determinando piogge battenti su gran parte dell’Ucraina centro-meridionale.
Nel corso della serata di ieri, durante lo sviluppo della circolazione depressionaria sul settore nord-occidentale del mar Nero, a causa dell’ingresso della saccatura in quota, si è venuto a formare un immenso “MCS” (Mesoscale Convective System) nato dall’unione di più “Cellule temporalesche”, di origine marittima, a diversi stati evolutivi. Questo enorme sistema convettivo a mesoscala, piuttosto ampio, dopo essersi caricato sopra le ancora calde acque superficiali del mar Nero occidentale (che dispongono di una enorme quantità di calore latente), una volta agganciato in quota dal flusso caldo pre-frontale da SO, ha cominciato a muoversi in direzione della costa di Odessa, dove ha scaricato forti piogge e violente manifestazioni temporalesche, caratterizzate da una elevata attività elettrica e forti colpi di vento legati ai “downbursts” delle singole “Celle temporalesche”.