Meteo Europa, la situazione: l’anticiclone oceanico migra in Scandinavia e il Mediterraneo diventa fucina d’instabilità e temporali

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Meteo Europa – Un Settembre di grandi movimenti sullo scacchiere europeo. In questo momento la circolazione generale sinottica sull’area euro-atlantica continua ad essere dominata da un promontorio anticiclonico che dalle medie latitudini atlantiche allunga un proprio cuneo in direzione delle Isole Britanniche, mar del Nord e Scandinavia, dove è presente una bolla di aria calda nei bassi strati, caratterizzata da isoterme di +7°C +8°C a 850 hpa (circa 1500 metri). La presenza di questa struttura anticiclonica, con massimi barici sulla Scandinavia, costringerà il “getto polare”, e di conseguenza pure i sistemi frontali provenienti dal nord Atlantico a scorrere, a gran velocità, lungo il margine più occidentale della struttura anticiclonica, seguendo un’ampia curvatura in senso orario (onda anticiclonica) che dalle Isole Britanniche lo spingerà fin sul mare di Barents, per poi ridiscendere sopra la Russia europea lungo il bordo orientale del promontorio anticiclonico, dove contribuirà anche ad “avvettare” masse d’aria fredde sopra il bassopiano Sarmatico.

Ma lungo il bordo più meridionale di questo anticiclone dinamico, che dall’Atlantico si allunga fino al Golfo di Botnia, si è instaurato un flusso di aria fresca temperata continentale che dall’ovest dell’Ucraina e dall’Ungheria si muove in senso “antizonale” verso la Croazia e la Bosnia Erzegovina, per sfociare sull’Adriatico e sulle nostre regioni centro-meridionali attraverso una tesa ventilazione dai quadranti settentrionali, con prevalenza del nord-ovest sul basso Tirreno e Canale di Sicilia, e del Nord e N-NO fra medio-basso Adriatico e Ionio. Quest’aria fresca, d’estrazione temperata continentale, inoltre contribuirà ad alimentare, seppur parzialmente, i resti del “CUT-OFF” presente ancora sull’Adriatico centrale, con l’associato nucleo di aria fredda nella media troposfera.

Nel corso del pomeriggio e della serata successiva il “CUT-OFF” si allontanerà in direzione del Montenegro e della Serbia, determinando un ulteriore richiamo di fresche correnti dai quadranti settentrionali verso le nostre regioni adriatiche e il centro-sud. L’aria fresca collegata alla circolazione depressionaria del “CUT-OFF”, in spostamento verso i Balcani, scorrendo al di sopra delle più calde acque superficiali del mar Adriatico e del basso Tirreno, le cui temperature in questo periodo dell’anno rimangono ancora elevate, favoriranno la creazione di un intenso “gradiente termico verticale”, fra media e bassa troposfera, che accenderà un marcato “forcing” convettivo che agevolerà la formazione e lo sviluppo di numerosi temporali, fra il medio-basso Adriatico e il basso Tirreno.

Difatti, il notevole divario termico che si verrà ad originare, fra le masse d’aria fredde in quota legate al “CUT-OFF”, e quelle molto più calde e umide stagnanti nei bassi strati, darà luogo a forti moti convettivi (correnti ascensionali molto intense) che costruiranno imponenti ammassi nuvolosi cumuliformi (cumulonembi temporaleschi), forieri di rovesci e temporali. Tali annuvolamenti cumuliformi, espandendosi verso l’alto, favoriranno la genesi di varie “Cellule temporalesche”, o più radi sistemi convettivi a “Multicella”, che verranno sospinti dalle correnti nord-occidentali in quota verso le coste del basso Tirreno, specie fra Calabria tirrenica e nord-est della Sicilia, e quelle del medio-basso Adriatico, fra Abruzzo, Molise e Puglia, dove daranno la stura a rovesci e temporali sparsi, inframmezzati da pause asciutte più o meno lunghe.

Fra la serata e la prossima nottata non sono da escludere temporali di forte intensità, contraddistinti da intensa attività elettrica, colpi di vento e possibili grandinate, potranno colpire soprattutto il litorale molisano, la Puglia garganica, il reggino tirrenico e il messinese, dove si potrebbero registrare dei disagi per allagamenti istantanei e possibili smottamenti.

Anche se domani si assisterà ad un progressivo miglioramento anche sulle regioni meridionali, indotto dal temporaneo aumento del geopotenziale, ancora un po’ di instabilità resisterà all’estremo sud, e dal pomeriggio pure lungo le coste tirreniche, per l’avanzamento di una nuova ondulazione ciclonica da ovest, alimentata dallo scivolamento sul bacino centrale del Mediterraneo di un nuovo nucleo di aria fresca in quota che accenderà nuove condizioni di instabilità. Da mercoledì l’affondo di questo nuovo nucleo di aria fresca in quota al di sopra delle calde acque superficiali del Mediterraneo centrale inasprirà il “gradiente termico verticale”, producendo nuovi fenomeni temporaleschi che colpiranno le coste tirreniche, dal Lazio alla Calabria tirrenica, con rovesci che potrebbero divenire a tratti localmente intensi. Ecco le pagine utili per monitorare la situazione in tempo reale:

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