E’ partita a bordo di un vettore Atlas V, dalla base di Cape Canaveral in Florida, alle 19:05 dell’8 settembre 2016 (in Italia erano le 1:05 di oggi) la sonda OSIRIS-REx, che sarà protagonista della prima missione NASA avente come destinazione un asteroide e come obiettivo la raccolta di materiale roccioso da questa tipologia di corpo celeste.
OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security-Regolith Explorer) orbiterà intorno al Sole per quasi un anno e poi punterà verso Bennu, un asteroide appartenente alla famiglia Apollo, classificato come carbonaceo di tipo B, di forma sferoidale e diametro medio di 560 metri. Il corpo celeste, ‘battezzato’ tramite il concorso internazionale “Name that Asteroid!”, porta il nome di una divinità dell’antico Egitto associata alla rinascita.
“La missione OSIRIS-REx – ha commentato il Presidente dell’ASI Roberto Battiston – rappresenta il primo esempio dello space mining, lo sfruttamento minerario degli asteroidi, che potrebbero contenere minerali per noi preziosi e in quantità maggiore di quanto se ne possa trovare sulla Terra. E’ una delle nuove sfide della ‘Space Economy’, lo spazio come risorsa economica“.
La missione, che riporterà di nuovo sulla Terra campioni di un corpo celeste dall’epoca del programma Apollo, ha anche un ‘tocco’ di tricolore: è stata infatti realizzata in Italia – da Leonardo-Finmeccanica – la bussola stellare che permetterà a OSIRIS-REx di orientarsi e calcolare la rotta verso la sua destinazione.