Puntuale come ogni anno, nei primi giorni d’autunno arriva la prima grande epidemia di raffreddore fra i più piccoli. “Sono circa 300 mila i bambini italiani sotto i 6 anni che, in questi giorni, fanno i conti con il raffreddore“. Lo afferma all’AdnKronos Salute Italo Farnetani, ordinario alla Libera Università Ludes di Malta, dopo aver realizzato un’indagine fra i colleghi di tutto il Paese. “Un fenomeno costante negli anni – sottolinea l’esperto – legato ai primi sbalzi termici e al rientro a scuola e al nido. A differenza però delle altre epidemie di raffreddore (che si verificano a fine gennaio e ad aprile-maggio), questa trova i bimbi sani e forti, perché hanno alle spalle mesi di sole e vita all’aria aperta. Quindi il malanno si supera più velocemente“.
“Il sintomo principale – continua il pediatra – è il mal di gola, ma il raffreddore d’autunno può essere accompagnato anche da tosse e lieve innalzamento della temperatura. E i bimbi più piccoli, proprio per via del dolore e della difficoltà di nutrirsi con il naso chiuso o colante, mangeranno meno del solito. Meglio non forzarli: è importante farli bere molto e aiutarli liberando il naso con prodotti idonei, suggeriti dal pediatra“. Proprio perché il raffreddore si trasmette facilmente, “potrebbe essere utile insegnare ai più grandicelli a lavare bene e spesso le mani, e a non seminare in giro i fazzoletti usati“, conclude. (AdnKronos)