“Votare sì al Referendum costituzionale, con il cambiamento che ne deriverà, è importante anche per la ricerca“. Lo ha detto, al margine del Forum sul futuro della ricerca in corso a Roma, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi. “Sembra strano – ha spiegato – parlare in una sede scientifica di referendum costituzionale. In realtà è importante perché bisogna spiegare molto chiaramente che un cambiamento della Carta riguarda anche la sanità, perché riporta allo Stato una competenza importante. E ha effetti anche sulla ricerca, perché questo campo è fatto di investimenti. Che vengono soprattutto dall’estero e, in questo settore, gli investitori si aspettano e chiedono un’Italia stabile, competitiva, che, oltre ad avere persone capaci, sappia anche utilizzarle al meglio. Quindi il cambiamento costituzionale è importante anche in questo settore“. Secondo Ricciardi, per quanto riguarda la ricerca, “non c’è dubbio che gli scenari futuri dipenderanno dalla capacità del nostro Paese di essere competitivo. E il referendum costituzionale va in questa direzione“. Questo passaggio, quindi, “non è da sottovalutare: dà la possibilità di offrire garanzie agli investitori sulla riformabilità del nostro Paese, sulla capacità di cambiare“. Per il presidente dell’Iss “è evidente che per un Paese che ha 2.250 miliardi di debito pubblico è fondamentale attrarre investimenti dall’estero. E la biomedicina è uno dei settori più importanti“. La ricerca medica “richiede investimenti a lungo termine e gli investitori vogliono certezze che nei prossimi 4-5 anni le risorse possano essere gestite bene“, spiega ancora il presidente dell’Iss ricordando che l’Istituto è impegnato a “riportare l’Italia al centro del panorama internazionale degli investimenti sulla ricerca scientifica e clinica. E in questo senso siamo al lavoro per aggregare, supportare e valorizzare tutte le nostre eccellenze nazionali con l’obiettivo di fare rete“. “Stiamo costruendo connessioni importanti. Stiamo lavorando molto – ha ribadito – ed è in dirittura d’arrivo la nomina dei nuovi direttori dei 6 dipartimenti e dei 16 centri nazionali dell’Iss. Il 19 ottobre è previsto un primo appuntamento e presenteremo le nostre attività“.