Nella ricerca medica i test clinici vengono spesso condotti solo sugli uomini, nonostante il notevole sviluppo del dibattito sulla medicina di genere e le evidenze sulle differenze negli effetti delle terapie in maschi e femmine. Così la ‘Rivista canadese di sanità pubblica’ ha introdotto per gli scienziati l’obbligo di spiegare, nella presentazione dello studio, come è stato valutato il genere nella ricerca. La decisione – ha spiegato alla stampa la ricercatrice Jacqueline Gahagan, componente del Consiglio di amministrazione – è legata al fatto che, per rendere conto dei fondi pubblici, gli studi devono garantire di essere basati su prove scientifiche della migliore qualità possibile. E secondo la rivista, questo non può essere fatto escludendo il 50% della popolazione. A dimostrare l’importanza del genere nei test clinici anche una ricerca della stessa Gahagan sulla percentuale di abbandono della terapia nelle donne sieropositive rispetto ai maschi. Le donne infatti soffrono di effetti secondari sgradevoli legati al ciclo mestruale, ma i risultati della ricerca clinica non avevano evidenziato il problema, ha sottolineato Gahagan auspicando che l’esempio della rivista canadese venga seguito anche da altre testate scientifiche.
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Ricerca: test clinici sulle donne, rivista obbliga a spiegare le scelte di genere
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