“Alle due ero sveglio perché stavo lavorando al computer e ho iniziato ad avvertire crepitii che piano a piano ho sentito con frequenza maggiore. Mi sono alzato, ho sentito una sorte di sindrome vertiginosa come quando senti il pavimento sotto i piedi quando c’è un terremoto. Ho svegliato mia moglie, ci siamo messi addosso qualcosa e siamo scesi urlando. Sono scesi tutti quanti giù: mentre scendevo io ho urlato e suonato alle porte per avvertire tutti avvisandoli di lasciare i pacchi da portar via che tutti stavano preparando. Siamo arrivati nell’androne e stava già cominciando a crollare la parte esterna del portone. Allora siamo dovuti uscire da una finestra“: così Fabio D’Andrea, l’inquilino del palazzo crollato a via della Farnesina a Roma che questa notte si è accorto per primo del pericolo. “Noi eravamo in allarme già da ieri alle 12 circa quando sono arrivati i vigili del fuoco per la verifica di una piccola crepa sulla parte esterna del palazzo, ad alcune persone hanno detto di andar via se possibile“, aggiunge.
Nella notte sono state accolte all’interno del commissariato di Ponte Milvio alcune delle persone coinvolte nel crollo: “I segnali c’erano stati già nel pomeriggio, quando gli agenti della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco erano intervenuti in via Orti della Farnesina 5, per la verifica delle condizioni dello stabile – spiega in una nota la polizia – Nella circostanza, alcune famiglie, per motivi di sicurezza, erano state fatte sgomberare“. Nella notte, una segnalazione giunta al commissariato Ponte Milvio ha informato i poliziotti della continua caduta di calcinacci dai cornicioni e di crepe evidenti sulla facciata dello stabile. Gli agenti si sono subito precipitati sul posto, adoperandosi per far evacuare lo stabile interessato e quelli adiacenti. “Nonostante il pericolo imminente, i poliziotti hanno iniziato a suonare a tutte le abitazioni, aiutando diverse persone anziane a lasciare la loro casa, accogliendole all’interno del commissariato per ripararsi dal freddo della notte“, spiega la polizia.
“Una quarantina di persone hanno perso la casa,” ha dichiarato il direttore della Protezione Civile di Roma e Lazio. “Stiamo facendo il censimento delle persone che abitano nelle palazzine che potrebbero essere dichiarate inagibili. Gli stabili coinvolti sono almeno cinque o sei. Stiamo lavorando con la Commissione stabili pericolanti“. “Stiamo vedendo di trovare una sistemazione alloggiativa presso residence e alberghi, possibilmente in questa zona, per le persone evacuate“. “Stanotte abbiamo portato immediatamente coperte e adesso stiamo provvedendo a fornire un pasto stiamo anche provvedendo ad offrire un sostegno psicologico alle persone che hanno perso la propria casa“.