Il valore dell’indice di propensione al viaggio degli italiani registra nel mese di agosto il suo massimo storico, pari a un valore di 69 punti, in forte aumento rispetto al mese di luglio (+5 punti percentuali). E’ quanto rileva l’Osservatorio Confturismo-Istituto Piepoli. “Il raggiungimento -commenta il presidente di Confturismo, Luca Patanè- del massimo storico dell’indice di propensione del turismo conferma la forte contribuzione del settore all’economia italiana, specialmente in termini di occupazione“.
Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, l’indice registra un incremento del 6%, la massima crescita percentuale dal mese di ottobre del 2015. Il panorama economico internazionale non è certamente facile, ma il buon andamento del turismo in Italia sta spingendo l’economia.
Il turismo è un settore fortemente ‘labor intensive’ e non a caso la disoccupazione in Italia sta diminuendo negli ultimi due anni. Il prodotto interno lordo continua a crescere e si stima che a fine anno possa chiudersi con un aumento di circa un punto percentuale. Migliora, secondo l’Osservatorio, la percezione dell’andamento economico italiano, dato che il saldo tra ottimisti e pessimisti è migliorato di 7 punti nell’ultimo mese.
La spesa turistica rispetto alla precedente estate è aumentata o rimasta stabile per quattro italiani su cinque. L’indice di fiducia registra dunque una buona crescita, in linea con quello che indica l’indice di fiducia elaborato dalla Commissione europea, che vede anche un forte aumento del settore dei servizi.
La propensione a viaggiare supera i 70 punti in tutte le aree del Paese, ad eccezione del Sud e delle Isole. Nei centri urbani con più di 100 mila abitanti, l’indice registra il miglior risultato, raggiungendo i 74 punti. La durata media dei viaggi previsti per il prossimo trimestre aumenta leggermente nel mese di agosto a 7,4 notti per vacanza.
A livello di destinazione, otto italiani su dieci preferiscono l’Italia come meta per i prossimi tre mesi, con Toscana, Sicilia ed Emilia Romagna in cima alle preferenze. L’incertezza legata al terrorismo in alcune zone, ha influenzato la scelta di viaggio di oltre quattro italiani su dieci. Oltre la metà di questi cambiamenti, ha fatto sì che il turista italiano scegliesse di rimanere nel Bel Paese.
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Sì, viaggiare! L’indice di fiducia degli italiani raggiunge il massimo storico
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