La Romania è uno dei paesi più sismici d’Europa e dove è maggiore il rischio sismico. Meno di quanto non lo siano Italia, Grecia e Turchia, meno dell’area balcanica, ma certamente con un pericolo sismico da non sottovalutare.
La zona con maggior rischio sismico è l’area situata nel sud-est del Paese, in particolare la regione montuosa della Vrancea, dove si trovano i Monti Carpazi. Quest’area venne colpita il 4 marzo del 1977 da un devastante terremoto che causò oltre 1500 vittime, e gravi danni anche nella capitale Bucarest. Questo sisma ebbe una magnitudo 7.4. Causò oltre 160 morti anche in Bulgaria, e alcune vittime in Moldavia. Venne avvertito anche a centinaia di chilometri di distanza.
Il 30 agosto 1986 ci fu un altro forte terremoto in Romania: magnitudo 7.1 con diverse vittime nell’area di Vrancea. Altri forti terremoti colpirono l’area di Vrancea fra il 1990 e il 1991, tutti di magnitudo compresa fra 5.6 e 6.9. Danni importanti nei centri abitati più vicini agli epicentri, ma per fortuna non si ripeté il dramma del 1977.
Uno degli eventi sismici più importanti e dannosi del XX secolo in Romania è stato quello del 10 novembre 1940, che causò oltre mille vittime.
I terremoti più forti degli ultimi vent’anni sono stati quello del 2004 (6.0, Naruja) e quello del 22 novembre 2014 (5.6), anche in questo caso nel distretto di Vrancea. Non si registrano vittime mortali a seguito di un sisma dal terremoto del 1991.