Il razzo Falcon 9 di SpaceX è esploso prima di un lancio di prova da Cape Canaveral, in Florida. Non ci sono feriti, fa sapere la Nasa, ma l’incidente di oggi costringe il gruppo californiano guidato da Elon Musk di Tesla a posporre il lancio di sabato con il quale avrebbe portato in orbita un satellite di Facebook. Sarebbe stato il primo del social network che sta sviluppando un progetto per portare internet nelle aree piu’ remote del mondo, tra cui l’Africa sub-sahariana. SpaceX insieme a Blue Origin di Jeff Bezos (fondatore di Amazon) stanno cercando di cambiare il settore aerospaziale e di aprirlo maggiormente al capitale privato, dopo anni di quasi monopolio della Nasa. Negli ultimi 14 anni ha portato avanti diversi progetti e sviluppato alcuni vettori spaziali già lanciati in orbita: il Falcon 1 e il Falcon 9 sono i due razzi – progettati affinché possano essere utilizzati più volte – impiegati nei vari lanci effettuati sino ad oggi, mentre Dragon è stata la prima nave spaziale – realizzata da una società privata – ad aver mai raggiunto e rifornito la Stazione spaziale internazionale. È proprio durante una di queste missioni che è avvenuta l’ultima esplosione di Falcon 9, nel giugno del 2015: pochi minuti dopo il decollo, il missile si è completamente disintegrato. L’incidente rappresentava il terzo fallimento nel giro di tre mesi. Come in tutte le operazioni di rifornimento, Space X aveva collaborato allora con la NASA, con la quale lavora dal 2006. Per quanto riguarda l’esplosione di oggi, invece, si tratta di una missione privata alla quale l’agenzia aerospaziale americana non ha preso parte