Spazio, missione ExoMars: prove generali di arrivo su Marte

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Sono iniziati i test per controllare gli strumenti che il lander Schiaparelli accenderà durante la discesa e l’atterraggio su Marte, previsti il 19 ottobre. E’ in programma anche un test sull’antenna del lander, che verrà puntata verso la Terra per verificarne il funzionamento; durante la missione sarà puntata verso due sonde in orbita attorno al pianeta rosso.  Ieri sono stati testati il computer di bordo e il radar Doppler altimetro del lander, realizzati da Thales Alenia Space negli stabilimenti di Milano e Roma. L’ultima manovra prima dell’arrivo è programmata per il 14 ottobre, per una nuova leggera correzione di rotta.

ExoMars 2016 porterà nell’orbita di Marte la navicella Trace Gas Orbiter (TGO) ed il lander EDM (Entry Descent and Landing Demonstrator Module), battezzato “Schiaparelli” in onore dell’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli. EDM atterrerà sul pianeta ad ottobre, consentendo anche all’Europa e all’Italia di “atterrare” su Marte. La seconda fase della missione porterà sul pianeta il primo rover europeo.

La missione indagherà le tracce di vita passata e presente su Marte, la caratterizzazione geochimica del pianeta, la conoscenza dell’ambiente marziano e dei suoi aspetti geofisici e l’identificazione dei possibili rischi per le future missioni umane.

Come noto, ExoMars è una missione congiunta dell’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale russa, a cui l’Italia partecipa con l’Agenzia Spaziale Italiana. Lo scorso 17 giugno la sonda ha catturato la prima immagine del Pianeta rosso ad una distanza di 41 milioni di chilometri, mentre il 28 luglio ha effettuato la sua prima importante manovra che l’ha inserita nella traiettoria verso Marte.

Fino dagli anni sessanta, numerose sono state le missioni lanciate nello spazio sia da russi sia da americani che, fra gli anni ‘70 e ‘80, hanno condotto ai primi dati certi sul suolo marziano. L’Europa, dopo la Missione Mars Express del 2003, “torna” sul pianeta rosso per investigare la caratterizzazione geochimica e geofisica del pianeta, per identificare possibili rischi associati a future missioni umane, oltre che per la ricerca di tracce di vita passata e presente sul suolo marziano. Portare sul Pianeta Rosso un veicolo innovativo per analizzare il suolo marziano e muoversi sulla superficie del Pianeta sarà l’obiettivo della missione ExoMars 2020.

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