Terremoti: criteri indispensabili per edifici a prova di sisma

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La serie di terremoti che ha colpito l’Italia non ha fatto solo vacillare e crollare centinaia di edifici ma ha minato in profondità le certezze di milioni di italiani.

La resistenza ai terremoti è quindi uno dei criteri indispensabili che le costruzioni devono rispettare e sin dagli anni Settanta apposite leggi stabiliscono i requisiti che i progettisti devono osservare per le nuove costruzioni e per la ristrutturazione di quelle esistenti. Se le cose sono state fatte bene, un immobile costruito certamente dopo il 2009 è sismicamente adeguato. Ma quanto può “reggere” un’abitazione degli anni 80’-90’? La sua sicurezza va valutata in base alla complessità e dimensioni dell’edificio, al livello di conoscenza degli elementi strutturali e ai documenti resi disponibili dal committente, procedendo con la raccolta dei dati esistenti, alla valutazione della vulnerabilità sismica dell’edificio, predisponendo un rapporto finale con un progetto preliminare di adeguamento sismico.

casa antisismica terremoto (2)Quali sono i materiali più sicuri? Il cemento armato, normale o precompresso, ovvero in calcestruzzo in cui vengono annegate barre d’acciaio opportunamente dimensionate; il legno, altro materiale antisismico, caratterizzato da grande flessibilità e leggerezza, che può essere assemblato con adesivi o con giunti meccanici. Assicuratevi, inoltre, che chiodi, bulloni e saldature siano conformi alle normative comunitarie europee. Alcune curiosità: un edificio il più possibile simmetrico a due direzioni ortogonali resiste meglio ai terremoti, soprattutto se nel disegno della pianta si tengono in considerazione masse e rigidità. Pilastri e travi devono avere un rapporto equilibrato e dovrebbero essere messi in posa nello stesso momento; i muri portanti dovrebbero essere spessi tra 15 e 50 cm. Riguardo i tetti, il più sicuro è quello a capriata.

LaPresse/Stefano Costantino

Per evitare il crollo di pareti e solai, negli edifici già costruiti occorre utilizzare la tecnica dell’incatenamento e della tirantatura dell’edificio. Importante l’intervento di un tecnico specializzato, in quanto un edificio antisismico deve resistere a torsioni, flessioni, deformazioni, tagli, vibrazioni, fessurazioni, tensioni, corrosioni. Il costo di un edificio costruito secondo criteri antisismici può essere superiore del 30% rispetto a uno tradizionale, ma naturalmente l’investimento, oltre che essere importante per l’incolumità degli abitanti, risulta ammortizzato a fronte della minore necessità di spese per eventuali riparazioni o addirittura ricostruzioni dovute a danni da terremoto.

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