Le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto in Centro Italia non devono essere ora lasciate sole: questo l’appello del vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. “Il tempo congelato dalle lancette, in quell’istante che si e’ mangiato le case e le vite deve ripartire, diventare un tempo forte propizio alla rinascita. Ma non si rinasce da soli. E’ importante uscire dalle logiche che ormai hanno plasmato i meccanismi della nostra attenzione. Il tempo della solidarieta’ non e’ il tempo della notizia. Il tempo della ricostruzione e’ lungo, e tanti forse non vedranno rinascere Amatrice e Accumoli. Ma riusciranno ad attraversare questa desolazione, per il bene di chi verra’, se rimarranno fedeli alla loro terra, se non saranno lasciati soli; e se continueranno, come hanno fatto da subito, ad accompagnarsi e sostenersi a vicenda“.