Terremoto, Coldiretti: 50% di stalle inagibili, primo modulo agricolo

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Sono state dichiarate inagibili almeno la metà delle case rurali, dei fienili e delle stalle nelle campagne dove per garantire la mungitura e l’alimentazione del bestiame il lavoro non si è mai fermato e ci si prepara ad affrontare l’inverno in una situazione in cui, a differenza di quanto avviene nelle città, la stragrande maggioranza non può lasciare la propria azienda agricola per continuare ad accudire gli animali. E’ quanto emerge dal primo bilancio dei danni elaborato dalla Coldiretti nelle campagne di Amatrice che entro un mese dalle prime scosse ha consegnato il primo modulo abitativo agricolo all’azienda Cavezzi Valeria gravemente colpita dal sisma con la morte del figlio di 13 anni e la perdita di casa e stalla nella frazione di Roccapassa ed ha inaugurato nella frazione di Sommati la grande tensostruttura della Coldiretti da utilizzare come “maxicambusa” per i mangimi necessari per garantire l’alimentazione degli animali durante l’inverno nelle aree del sisma.

Grazie ad una mobilitazione eccezionale per gli allevatori che non possono lasciare gli animali durante l’inverno sono in arrivo decine di moduli abitativi da posizionare in prossimità delle stalle frutto della collaborazione della Coldiretti con il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e l’azienda Danieli di Buttrio” ha affermato il presidente Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di una importante impegno in sinergia con lo straordinario lavoro della Regione Lazio alla quale va il nostro ringraziamento per la consegna di ulteriori moduli e per aver garantito la copertura fino al 100% delle spese, sostenute o da sostenere, per la ricostituzione del patrimonio produttivo delle aziende agricole. In questo contesto – sostiene Moncavo – è importante l’impegno dell’Assessore all’agricoltura Carlo Hausmann che ha annunciato in settimana l’apertura del bando per reperire il fornitore dei primi ricoveri provvisori per bovini e ovicaprini che sono in grado di ospitare, a seconda degli animali, da 20 a 90 capi e saranno a disposizione degli allevatori in regime di comodato d’uso gratuito, dunque a costo zero per gli assegnatari“.

Mettere in sicurezza il popolo delle campagne è stato il nostro primo obiettivo ma occorre anche proteggere gli animali sfollati e per questo – ha concluso Moncalvo – abbiamo realizzato la grande tensostruttura della Coldiretti per la conservazione dei mangimi necessari per garantire l’alimentazione degli animali durante l’inverno nelle aree del sisma. Una sorta di maxicambusa dove far convogliare gli aiuti alimentari per gli animali e organizzare la loro distribuzione durante l’inverno alle aziende agricole per sfamare gli il bestiame allevato“. Anche le verifiche di agibilità sono in fase avanzata con risultati purtroppo preoccupanti per chi sarà costretto a trascorrere l’inverno nella propria azienda per non lasciar soli gli animali con la produzione di latte nelle campagne terremotate crollata di almeno il 30% per le migliaia di scosse che hanno stressato le mucche costrette a vivere all’aperto anche con il maltempo. Gli animali sono particolarmente sensibili ai cambiamenti ambientali che creano in loro agitazione e stress riducendo di conseguenza la produzione di latte, nonostante l’impegno messo in campo dalla Coldiretti per garantire le migliori condizioni di benessere possibili.

Dopo le difficoltà iniziali nessun litro di latte viene più gettato dalle stalle di Amatrice grazie al lavoro fatto – sostiene la Coldiretti – per garantire ogni giorno la mungitura e l’alimentazione delle mucche sopravvissute, raccogliere quotidianamente il latte su strade dissestate o chiuse. Un risultato reso possibile con la collaborazione dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA) sulla base delle richieste ha consegnato carrelli per la mungitura e generatori di corrente e i Consorzi Agrari d’Italia (CAI) sono impegnati a fornire cibo per l’alimentazione degli animali. Nelle aree colpite dal sisma si è avviato l’anticipo del pagamento dei fondi comunitari dovuti alle imprese agricole su iniziativa del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che insieme allo stop alle bollette, alla moratoria dei debiti da parte degli Istituti di credito, alla sospensione delle scadenze fiscali e dei versamenti sono misure necessarie – conclude la Coldiretti – per lenire una situazione di grave difficoltà e creare i presupposti per interventi di carattere strutturale“.

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