Al momento la priorita’ nelle zone umbre colpite dal Sisma e’ quella di garantire alle popolazioni una adeguata assistenza, superando nei prossimi giorni l’alloggiamento in tenda, non piu’ compatibile con le attuali condizioni atmosferiche: lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che alla presenza della Giunta regionale, ha svolto questo pomeriggio, a Perugia, nella sala Giunta di palazzo Donini, una dettagliata relazione relativa alle problematiche legate all’emergenza post-Sisma, con particolare riferimento all’assistenza alle popolazioni della Valnerina, ed alla definizione del decreto legge con il quale il Governo dettera’ le norme per l’avvio della ricostruzione. L’informativa – riferisce una nota della Regione – e’ stata dapprima resa ai parlamentari umbri (erano presenti la vicepresidente della Camera, Marina Sereni, il sottosegretario al ministero degli Interni, Gianpiero Bocci, i senatori Cardinali, Galgano, Ginetti, Rossi, Gotor ed i deputati Ascani, Ciprini, Gallinella, Laffranco e Verini), ed in un successivo incontro ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Cisal Umbria ed Ugl. E’ stato riferito che al momento sono disponibili oltre 800 posti letto in strutture alberghiere del territorio e che i cittadini possono inoltre gia’ far ricorso alle risorse per l’autonoma sistemazione. Nel frattempo e’ in atto la verifica di stabilita’ di tutti gli edifici per i quali i cittadini hanno segnalato danneggiamenti, con priorita’ per quelli che, nel caso di verificata agibilita’, potrebbero permettere il rientro delle persone attualmente assistite dalla Protezione civile. La presidente ha inoltre affrontato il tema dell’iter per la definizione del decreto per la ricostruzione ed il suo successivo passaggio in Parlamento. Esso dovra’ innanzitutto stabilire, sulla base di parametri scientifici e legati al livello di danneggiamento, il “cratere”, ovvero i Comuni che saranno ricompresi questa area, specificando pero’ che sicuramente il ristoro del danno subito da tutti gli immobili – e strettamente connesso all’evento sismico – sara’ comunque riconosciuto ed i cittadini, anche residenti in altri comuni, potranno accedere ai contributi per la ricostruzione. Ricostruzione che, ha affermato la presidente – dovra’ auspicabilmente riguardare anche le seconde abitazioni e non solo la principale: “Abbiamo posto questo tema – ha detto la presidente – in quanto dobbiamo consentire una ricostruzione integrata, visto che le seconde case molto spesso hanno compromesso, per la loro contiguita’, l’agibilita’ di immobili non danneggiati”. Altro punto particolarmente importante per l’Umbria – prosegue la nota – e’ quello relativo alla ricostruzione dei beni artistici e culturali, che nella regione hanno subito danni diffusi e che rappresentano uno degli aspetti di maggio importanza ed attrazione per il turismo. Cosi’ come la ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati. Quindi e’ stata affrontata la questione legata al sostegno ed alla ripresa delle attivita’ economiche e della concessione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, sia dipendenti che autonomi: “Questo e’ un tema molto delicato – ha affermato Marini – perche’ in questa area, che gia’ vive una marginalita’ legata all’essere un’area montana, se non si interviene con misure adeguate ed efficaci, si rischia un abbandono di attivita’ economiche che impoverirebbero tutto il comprensorio ed anche l’economia regionale”. Infine il tema legato ai danni ricevuti dal sistema turistico-ricettivo che ha riguardato l’intera regione.