Due scosse di magnitudo 3,9 sono state registrate dalla rete sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) a pochi chilometri da Norcia alle 16:40 e alle 16:44, intervallate da una terza di magnitudo 3,7 avvenuta alle 16:43. In precedenza, alle 15:51 nella stessa zona era stato registrato un alto terremoto di magnitudo 3,1. Norcia e’ il centro piu’ vicino all’epicentro dei quattro terremoti, avvenuti alla distanza di 4 chilometri e a una profondita’ compresa fra 8 e 10 chilometri. Prosegue cosi’ la sequenza del terremoto del 24 agosto scorso. “Non avevamo mai considerato che sequenza terminata: sarebbe durata troppo poco rispetto a quanto accade in media nei terremoti che avvengono nella zona dell’Appennnino”, ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell’Ingv. D’altro canto, ha osservato, non e’ trascorso neppure un mese dal terremoto principale. Guardando al passato, ha aggiunto Cocco, “la sequenza del sisma di Colfiorito del 1997 e’ durata circa 4 mesi e quella de L’Aquila molto piu’ a lungo”. Il fatto che i due terremoti di magnitudo 3,9 siano stati cosi’ ravvicinati nel tempo “potrebbe forse essere dovuto alla rottura di una faglia secondaria perturbata in precedenza: e’ il modo in cui la natura ha risposto a questa perturbazione”, ha detto ancora il sismologo. Tutti e quattro i terremoti di magnitudo superiore a 3,0 sono avvenuti “nel volume focale gia’ attivato” e “non ci sono nuove faglie ne’ nulla di anormale. Sono fenomeni che avvengono in una zona dalla struttura molto complessa”.