Dieci giorni dopo il terremoto, apre il bypass che consente di scavalcare il ponte ‘tre occhi’ ad Amatrice e permette alla gente e ai soccorritori di raggiungere il paese simbolo del terremoto evitando un giro di decine di chilometri. Il ‘ponte della rinascita’, come l’ha chiamato il sindaco Sergio Pirozzi e come si chiamera’ ufficialmente il bypass, e’ stato realizzato in una settimana: largo sei metri e lungo 480, di cui 30 sull’alveo del rio Castellano, ci hanno lavorato 24 ore su 24 un centinaio di militari del Genio, i volontari della protezione civile del Friuli Venezia Giulia e i tecnici dell’Astral. Dopo aver rafforzato l’alveo del torrente, i militari e i volontari hanno realizzato tutte le opere necessarie per sistemare il piano di accesso al ponte e di raccordo del bypass. A tagliare il nastro e’ stato Pirozzi, accompagnato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, dall’assessore alla protezione civile della Regione Friuli Paolo Pannontin e del generale del Genio Sergio Santamaria.
“La nostra priorita’ e’ ricostruire la comunita’, cosi duramente provata dal terremoto. E la viabilita’ – ha detto Curcio – e’ uno dei nodi fondamentali per ripartire“. Un po’ meno soddisfatto il capo della protezione civile friulana, che aveva fatto una promessa e non e’ riuscito a mantenerla fino in fondo. “Mi devo scusare con il sindaco – ha detto senza scherzare affatto Luciano Lulli – gli avevo detto che il ponte sarebbe stato pronto giovedi’ sera mentre glielo abbiamo consegnato venerdi’ sera, con un ritardo di un giorno“. Dettagli che al sindaco non interessano, tanto che dopo aver tagliato il nastro con la bandiera, si e’ commosso. “Oggi inizia una nuova vita – ha detto tra le lacrime – Conservero’ con me questa bandiera, che e’ un segno di rinascita“. Di li’ infatti transiteranno i mezzi pesanti, che finora per arrivare ad Amatrice dovevano passare da L’Aquila, che dovranno portare via le macerie.