Oggi Google ha voluto ricordare con un doodle la nascita di Antoni van Leeuwenhoek, ottico e naturalista olandese nato a Delft, 24 ottobre 1632, e morto nella stessa città il 27 agosto 1723.
Viene ricordato come il primo vero “microbiologo”, in quanto fu la prima persona a vedere i batteri, usando un microscopio. Leeuwenhoek sfruttò le potenzialità delle lenti per vedere i piccoli organismi e fu anche la prima persona a osservare il sangue e la placca dei denti al microscopio.
La carriera scientifica di Antoni van Leeuwenhoek iniziò per caso: imparò a costruire i microscopi da autodidatta perché voleva osservare con migliore chiarezza la qualità del filato dei tessuti che commerciava. Dal 1668 costruì circa 500 lenti e una decina di microscopi (alcuni sono stati conservati fino a oggi). Alcune delle lenti gli permisero di ingrandire il suo soggetto fino a 200 volte: poté quindi osservare anche i capillari sanguigni e le fibre muscolari.
Il medico Reinier de Graaf, suo amico, segnalò il suo lavoro alla Royal Society di Londra, che nel 1673 pubblicò per la prima volta una sua lettera, in cui van Leeuwenhoek spiegava cosa avesse visto osservando con i suoi microscopi (muffa, api e pidocchi). Negli anni van Leeuwenhoek inviò almeno 190 lettere alla Royal Society, condividendo i risultati delle sue osservazioni. Per lo più seguiva le indicazioni della Royal Society per fare nuove ricerche, in quanto non era uno scienziato di formazione, ma tutto sommato non faceva altro che rispettare il metodo scientifico.
Antoni Van Leeuwenhoek osservò i batteri per la prima volta nel 1676: comprese che si trattava di esseri viventi e li chiamò genericamente “animalcula”, cioè “piccoli animali”. Sarà poi nel 1838 che il naturalista tedesco Christian Gottfried Ehrenberg li indicherà con il termine latino bacterium, ispirandosi al greco ?????????, “bastoncino”, dalla forma della maggior parte dei batteri osservati. Il nome italiano “batterio” si utilizzò nel 1881.
Nel 1680 Antoni van Leeuwenhoek fu nominato membro della Royal Society. Morì a Delft nel 1723, quando aveva 91 anni.