Anziani: sempre più davanti alla tv, ma cresce il numero di chi utilizza internet

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Oggi il 21,7% degli italiani ha più di 65 anni e il trend demografico ci dice che nel 2050 la percentuale salirà al 30%. Persone che hanno davanti a sé un’aspettativa di vita di circa vent’anni. Ma in una società dove tutto cambia velocemente, il modo di comunicare, l’informazione, le nuove tecnologie, in molti rischiano di restare indietro, soprattutto gli anziani. Come si informano gli over 65? Quali sono i loro bisogni, le aspettative, le abitudini, quale il loro rapporto con la pubblica amministrazione e il sistema sanitario? Per la prima volta l’Auser ha promosso una ricerca, realizzata dalla società Pragma (600 le interviste realizzate), in collaborazione con il dipartimento di scienze della formazione dell’Università Roma Tre, sui fabbisogni formativi della popolazione italiana over 65 e sui loro grado di interesse verso le iniziative formative.

I risultati sono stati presentati oggi a Firenze presso l’Istituto degli Innocenti, nell’ambito dell’ottava edizione della Città che apprende. Davanti alla tv, ma crescono gli anziani che usano internet Propensione quasi ”plebiscitaria” per l’uso della televisione con un 86% di over 65 che la vede tutti i giorni. Gli anziani l’apprezzano e dichiarano nel 63,5% dei casi di non avere difficoltà nella comprensione del linguaggio o dei temi. A questo si affianca la preferenza per i mezzi d’informazione più tradizionali come i giornali (1 su 4 li legge tutti i giorni) e la radio con il 27% che l’ascolta tutti i giorni, il 12% più volte a settimana. Si affaccia all’orizzonte una percentuale minoritaria ma non trascurabile di utilizzatori di internet, con un anziano su dieci che si connette tutti i giorni e 1 su 4 che lo fa almeno qualche volta al mese.

L’Italia resta comunque il paese dove solo il 16% delle famiglie di soli anziani ha accesso ad internet e il 9% possiede cellulari abilitati contro una media nazionale rispettivamente del 64% e 54% delle famiglie. 3 intervistati su 4 dichiarano di non usare mai internet (72% del totale), chi dichiara di navigare sul web tutti giorni è il 19%. Ma cosa si cerca su internet? Soprattutto informazioni (72% degli internauti) seguito a distanza dalla posta elettronica e dalla curiosità. Il mondo dei social network è ancora poco conosciuto e frequentato solo da una minoranza degli over 64 (14% degli intervistati) e per la quasi totalità circoscritto a facebook. Chi naviga in internet lo fa attraverso il computer nell’87% dei casi, contro il 25% di smartphone e il 18% di tablet.

Cronaca, che passione! In merito al contenuto dell’informazione, gli intervistati hanno espresso una preferenza relativa per le notizie e gli argomenti di cronaca (41%), politica e salute stanno rispettivamente al 29% e 36% con sport ed economia intorno al 20%. Alla domanda ‘‘su quali argomenti vorrebbe essere più informato”, il 38,6% degli intervistati vorrebbe essere più informato in modo particolare su: medicina e salute, attività sociali e politica, cultura ed economia. E molti di questi anziani, quasi il 30%, sarebbe disponibile a partecipare a corsi per il 35.8%, iniziative di aggiornamento per il 26,2% seminari 19,4%, laboratori per il 16%. E lo farebbe nel 36,9% dei casi presso una sede di qualche associazione. Rapporti con la Pubblica Amministrazione – I principali interlocutori risultano essere le Asl. Poco meno della metà, il 42% degli intervistati, si è rivolto ad una Asl negli ultimi sei mesi per prenotare visite, esami diagnostici o altre prestazioni.

Seguono a distanza gli uffici dell’Inps e quelli comunali. Nel 67,8% dei casi il contatto è stato fatto allo sportello, al telefono nel 32% dei casi e solo il 13% via web. In base alle interviste raccolte il 74,5% degli anziani ha contattato l’ente da solo e nel restante 25,5% si è fatto aiutare da un famigliare o un conoscente. Un anziano su dieci ha inoltre lamentato una serie di difficoltà quali: tempi di attesa troppo lunghi, difficoltà nel capire le procedure, operatori frettolosi o maleducati, uffici lontani e scomodi da raggiungere. Gestione del risparmio – La maggioranza assoluta degli intervistati (59,3%) ha dichiarato di aver aiutato finanziariamente nel corso della propria vita i propri figli o nipoti. Il 44,4% è riuscito a mettere da parte dei risparmi scegliendo prevalentemente investimenti in depositi su conto corrente (51,9%), case e immobili di proprietà (31%), fondi pensionistici (10,7%), mentre azioni, titoli di stato, obbligazioni non superano la soglia del 2-3%. Si fanno consigliare su come gestire al meglio i propri soldi (66%) in primis dalla propria banca o da figli o dai famigliari. 3 intervistati su 4 si ritengono molto o abbastanza informati sui loro risparmi, mentre 1 su 2 è sostanzialmente soddisfatto (molto o abbastanza) delle informazioni fornite dalle banche e dagli istituti finanziari gestori.

Relazioni sociali – La maggioranza degli intervistati 51,6% trascorre tutti i giorni una o più ore al giorno con i propri famigliari. La cadenza con cui le stesse persone frequentano amici e conoscenti è mediamente più bassa nel 30% dei casi ci si incontra meno di una volta a settimana, 23,7% due/tre volte a settimana, 18,1% una volta a settimana. La quotidianità degli over 64 prevede spesso uscite frequenti fuori casa (il 31,9% vi trascorre un po’ di tempo tutti i giorni e il 26,5% quasi tutti i giorni). Un intervistato su dieci esce molto raramente (meno di una, due volte al mese). Gli svaghi fuori casa sono diversi e vanno dall’attività fisica 11% ai viaggi 7,7% agli spettacoli di cinema e teatro 7,5%. Un’attività molto apprezzata è la lettura dei libri, uno su tre il 31,1% dichiara di leggere tutti i giorni. La vita degli over 65 trascorre tra azioni quotidiane, interessi, svaghi dentro e fuori casa e relazioni sociali, ma uno su dieci è altresì impegnata in attività di volontariato (11,3%) e un 3,9% dichiara che sarebbe interessato a farne, soprattutto per aiutare le persone più fragili.

In buona salute – La quasi totalità degli over 64 intervistati giudica il proprio stato di salute quanto meno discreto (46% del totale), buono o molto buono rispettivamente il 37,1% e il 7,2% degli intervistati. Ad uno stato di salute mediamente buono corrisponde un buon livello di autosufficienza. Un intervistato su due (49,5%) è infatti in grado di compiere tutte le attività indicate nel questionario da solo, anche se con problemi. La stessa percentuale di totale autonomia sale se riferita alle singole azioni dallo spostarsi fuori casa con mezzi pubblici o auto (65,2%) al prendersi cura della casa (67%), dal pagare conti e bollette al cucinare e uscire per le compere (oltre il 70%). (AdnKronos)

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