Dodici differenti sistemi di esopianeti, dodici ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e un solo obiettivo: raccontare la straordinaria avventura scientifica della ricerca e dello studio di mondi al di fuori del nostro sistema solare a un pubblico giovane. Parte oggi AltriMondi, un programma radiofonico in 12 puntate di 10 minuti, ciascuna delle quali parlerà di un particolare sistema esoplanetario attraverso la voce delle astronome e degli astronomi dell’INAF impegnati in questo campo di ricerca.
Già nel 2015, grazie ai finanziamenti del programma di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica denominato WOW-GAPS (a Way to Other Worlds – GAPS Global Architecture of Planetary Systems) e alla collaborazione con la Fundación Galileo Galilei-Telescopio Nazionale Galileo, è nato “Uno, nessuno, centomila… sistemi solari” un progetto che utilizza il Web per quello che è oggi: una piattaforma di aggregazione e condivisione di contenuti, informazioni, esperienze e persone.
Il punto di partenza è il sito altrimondi.inaf.it, dal quale si scaricano mini lezioni sulla scienza e la tecnologia riguardanti gli esopianeti, si leggono le ultime news sull’argomento, si accede ai social network tematici e, da oggi, si scaricano i podcast radiofonici della puntate e, nella pagina apposita, è possibile sapere su quale radio locale sintonizzarsi per mettersi in ascolto.
“Fin dall’inizio il board del progetto GAPS ha riconosciuto l’importanza di avere delle risorse impegnate nelle attività di diffusione non solo dei risultati ma proprio delle tematiche legate agli esopianeti” dice Caterina Boccato, astronoma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a Padova, responsabile della divulgazione per il progetto GAPS. “Un argomento questo che, se da un lato è ‘facile’ da raccontare al pubblico perché molto affascinante, dall’altro risulta ‘pericoloso’ perché spesso soggetto a interpretazioni che vanno al di là delle conoscenze scientifiche attuali. E’ proprio per quest’ultimo motivo che è importante dedicare ampio spazio a questi argomenti ed è per questo che abbiamo progettato un oggetto così articolato che ha in altrimondi.inaf.it solo la sua punta dell’iceberg o, se vogliamo, la sua porta d’accesso”.
Per realizzare le puntate radio è stato coinvolto un esperto del settore: Luca Nobili, laureato in astrofisica e da sempre impegnato nella comunicazione audiovisiva, che insieme a Sabrina Masiero dell’INAF di Palermo ha confezionato l’intero programma.
“I podcast di AltriMondi sono stati sviluppati attraverso il lavoro di professionisti – dalla scrittura dei testi allo speakeraggio, alla composizione delle musiche di sottofondo – e danno voce ai protagonisti della ricerca astrofisica” dice Nobili. “E‘ un programma nato e scritto per la radio, giocato quindi sulle parole e sulle emozioni di una ricerca, quella di una nuova Terra, che non coinvolge solo gli astronomi ma tutti noi intesi come umanità. Pensiamoci: viviamo su uno stesso mondo e ne condividiamo l’aria, l’acqua… ma nulla è per sempre e prima o poi dovremo lasciarlo. Per andare dove? Dove trovare una nuova casa in un Universo sterminato e in apparenza così ostile?”
Confezionato il programma, sono state contattate molte emittenti radiofoniche locali e, finora, trenta di esse lo hanno “adottato” e inserito nel loro palinsesto. Dalla Sicilia al Veneto passando per Lazio e Lombardia, la copertura è piuttosto estesa per aree geografiche. La lista delle radio che trasmetteranno le puntate è visibile sul sito “Uno, nessuno, centomila… sistemi solari” nella sezione “Leggi, guarda, ascolta”.
Ogni settimana, dalle ore 14:00 di oggi, venerdì 7 ottobre, verrà pubblicato un nuovo podcast sul canale Youtube di AltriMondi, raggiungibile sempre su altrimondi.inaf.it e sulla pagina Facebook connessa. Il tutto sarà anche accessibile dal Media Inaf (www.media.inaf.it), il notiziario on line dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dai suoi canali social.
Il progetto “Uno, nessuno, centomila Sistemi Solari…”, è stato ideato da Caterina Boccato dell’INAF di Padova, responsabile dell’outreach GAPS, curato da Sabrina Masiero, dell’INAF di Palermo e realizzato tecnicamente da Vincenzo Guido (FGG-TNG).