Intorno al loro centro, in senso contrario. È la storia della marcia di un gruppo di misteriosi anelli planetari – ricordate quelli di Saturno fotografati dalla sonda Cassini? – che un team di ricerca composto da scienziati olandesi dell’Università di Leiden e giapponesi dell’Istituto RIKEN avrebbe individuato attorno ad un esopianeta.
Tutto ha inizio con l’osservazione della stella J1407, un giovane simil-Sole che nel 2007 fece registrare una serie di strane eclissi, giustificate in seguito con la presenza di un pianeta dall’orbita molto eccentrica, circondato da dischi grandi centinaia di volte quelli del gigante gassoso del Sistema Solare. Per saperne di più gli astronomi hanno realizzato uno studio, in via di pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics, con cui è stato simulato il sistema stella-pianeta per comprenderne gli equilibri.
I risultati – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – suggeriscono che J1407 e il suo mondo ad anelli possono esistere ad una sola condizione: che i dischi ruotino intorno all’esopianeta in senso inverso rispetto alla direzione in cui quest’ultimo gira attorno alla stella. Non potrebbe essere altrimenti.
Un oggetto celeste che andasse a braccetto con l’astro madre con un’orbita così serrata transiterebbe troppo vicino al suo sole e gli anelli verrebbero distrutti dalla prepotente forza di gravità. L’unica chance di stabilità che J1407 e il suo mondo “ingioiellato” hanno, risiede nella possibilità che si tratti di anelli retrogradi. Questa peculiarità, in relazione probabilmente con un evento catastrofico, contribuirebbe anche a spiegare il fenomeno delle strane eclissi. Future ricerche forniranno maggiori informazioni sulla struttura, la genesi e l’evoluzione di questi anomali dischi che marciano… contromano.