Nuovo mese, nuovi eventi astronomici: il cielo del mese di ottobre ci riserva tanti appuntamenti da non perdere.
Nel dettaglio, iniziamo dalla nostra stella: il Sole si trova nella costellazione della Vergine fino al 31, quando passerà in quella della Bilancia. La durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 20 minuti dall’inizio del mese. Si ricordi che nella notte tra il 29 e il 30 tornerà in vigore l’ora solare: le lancette dell’orologio vanno spostate un’ora indietro.
La Luna sarà in fase di novilunio l’1, in Primo Quarto il 9, sarà Piena il 16, in Ultimo Quarto il 22 ed infine sarà Nuova il 30. Raggiungerà il punto più lontano dalla Terra lungo la sua orbita, l’apogeo (406099 km), il 4, ed il 16 il perigeo (357859 km), per poi ritrovarsi all’apogeo (406659 km) il 31.
Per quel che riguarda i pianeti, Mercurio nella prima decade sorge un’ora prima del Sole ed è possibile individuarlo sull’orizzonte orientale, successivamente diverrà inosservabile. Venere inizia ad essere visibile sull’orizzonte occidentale, a fine mese tramonta circa due ore dopo il Sole. Marte è osservabile durante le prime ore della sera sull’orizzonte a sudovest. Giove è inosservabile fino a fine mese quando si potrà tentare l’osservazione sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba. Saturno si può ammirare solo nelle prime ore della notte, sull’orizzonte a sudovest. Urano è osservabile (per mezzo di un telescopio) per tutta la notte nel suo tragitto est-sud-ovest. Anche Nettuno è visibile (per mezzo di adeguati strumenti) per tutta la notte nel suo tragitto sudest-sud.
Congiunzioni: Luna-Venere il 3; Luna-Saturno il 6; Luna-Marte l’8; Luna-Giove il 28; Venere-Saturno il 30.
In riferimento invece alle costellazioni, bassa sull’orizzonte settentrionale vi è l’Orsa Maggiore. A ovest si ha ancora la possibilità di osservare il c.d. Triangolo Estivo (Altair nell’Aquila, Vega nella Lira e Deneb nel Cigno). Ad ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremmo osservare il Sagittario, poi il Capricorno e l’Acquario sovrastate da Pegaso. Tra Pegaso e la stella polare è individuabile Cassiopea. A nordest di Pegaso si trova Andromeda. Col passare delle ore, ad est sorgeranno il Toro e i Gemelli.
Questo mese lo sciame meteorico degno di nota (25-30 meteore l’ora) è senza dubbio quello delle Orionidi, la cui osservazione purtroppo non sarà delle più agevoli, a causa della luce lunare: il picco di queste stelle cadenti, originate dai residui lasciati dalla cometa Halley nei suoi passaggi vicino al Sole, sarà tra il 21 ed il 22. Il momento di migliore visibilità sarà dopo la mezzanotte, quando il radiante (la zona di Orione ai confini con le stelle dei Gemelli a nord della stella Betelgeuse) salirà alto sull’orizzonte.