Barbabietola rossa: alla scoperta delle sue eccezionali virtù benefiche

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La barbabietola rossa (Beta vulgaris), nota anche come barbabietola comune, rapa rossa o carota rossa, appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, è un tubero dalle proprietà nutrizionali interessanti.

Originaria dell’Africa del Nord, ampiamente diffusa e coltivata in tutte le zone del Mediterraneo a clima temperato fino a 800 metri di altitudine, si adatta senza grossi problemi a qualsiasi tipo di terreno. Composta per circa l’87% da acqua, è rimineralizzante, indicata nei casi di debolezza, convalescenza e anemia ed  antitumorale (contrasta tumore a pancreas, seno e prostata).

Depurativa, grazie alla ricchezza in fibre solubili e insolubili, migliora e preserva la flora batterica, favorisce la regolarità intestinale, contiene vitamina C che rafforza il sistema immunitario. Disintossicante, la barbabietola rossa contrasta la depressione, donando immediatamente una sensazione di tranquillità, è ipocalorica (43 calorie per 100 grammi), energetica, pertanto ideale per gli sportivi, ideale per contrastare l’ipertensione.

Grazie agli antociani, il tubero apporta benefici al cuore, protegge i vasi sanguigni e favorisce la microcircolazione, mentre l’acido folico in essa contenuto contribuisce al corretto sviluppo del condotto neurale, prevenendo le malformazioni del sistema nervoso dei nascituri. Come consumare la barbabietola rossa? Sarebbe preferibile gustarla cruda, ad esempio a listarelle nelle insalate miste o sotto forma di centrifugati, estraendone il succo, in quanto la cottura distrugge le vitamine e, nel caso della bollitura, i sali minerali si disperdono nell’acqua.

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