Più di un milione e mezzo sono le pizze trasportate nella sola Italia all’interno dei contenitori di cartone..ma siamo sicuri che questi cartoni per pizza siano a norma e non provochino danni alla salute? In caso quali sono i rischi che si corrono?
L’Unione Nazionale Consumatori si è pronunciata in merito e pare che non siano rari i ritrovamenti di alcuni ftalati, sostanze tossiche, all’interno e all’esterno dei tradizionali cartoni per pizza.
Elena Venditti, dell’Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato che “nei cartoni la temperatura può raggiungere i 60/65 gradi Centigradi e poiché la pizza appena uscita dal forno resta all’interno del cartone per molti minuti, si pone un problema di “migrazione” di possibile sostanze tossiche. L’aspetto paradossale è che su alcuni cartoni ci sono scritte che suggeriscono di riscaldare le pizze nel forno conservandole nei contenitori “.
Una indagine condotta dai ricercatori della Nas datata 2007 ha provato che molti di questi cartoni sono composti da tre strati sovrapposti, solo quello a contatto con la pizza è incontaminato, mentre all’esterno sono composti da cellulosa riciclata che col calore rilascia non poche sostanza tossiche.
La dottoressa Maria Rosaria Milana dell’Istituto Sanitario della Sanità ha invece dichiarato che “ la Legge italiana è la più severa in Europa, oltre all’uso di cartone riciclato è vietata anche la presenza di scritte all’interno dei contenitori, precauzioni necessarie per evitare qualsiasi contatto tra possibile inquinamento ed un alimento come la pizza che essendo umido ricco di grassi è in grado di estrarre dal cartone sostanze sgradite“.