Con un aumento della temperatura di +1,5°C, soglia ‘ideale’ entro cui contenersi indicata dall’accordo sul clima di Parigi, il riscaldamento globale trasformera’ radicalmente il bacino del Mediterraneo producendo ecosistemi mai visti in 10 mila anni, in cui la Spagna sara’ parzialmente occupata da deserto. Lo afferma uno studio pubblicato su Science. Gia’ ora, evidenziano gli scienziati, le temperature dell’area del Mediterraneo sono di circa 1,3 gradi piu’ alte rispetto al periodo 1880-1920, a fronte di un aumento di circa 0,85 gradi registrato a livello globale nello stesso arco temporale. Inoltre, considerando che gli ecosistemi della regione sono luoghi essenziali per la biodiversita’ globale e sono fonte di numerosi servizi per le persone, un ulteriore aumento della temperatura e’ da considerarsi un fattore “critico”. I ricercatori hanno quindi studiato gli effetti di aumenti di temperatura di diversa entita’ anche sulla scia degli obiettivi posti durante la Cop21. Nel caso in cui non si faccia nulla per contenere riscaldamento e mutamenti climatici, lo scenario previsto, tra gli altri, e’ quello della Spagna meridionale che diventa deserto. Soltanto nello scenario in cui il riscaldamento e’ limitato a un grado e mezzo sui livelli pre-industriali i cambiamenti degli ecosistemi rimangono nell’ambito di quelli che gia’ si sono verificati negli ultimi 10 mila anni. L’analisi prende in esame solo l’aumento della temperatura e non altri impatti umani sull’ambiente, come i cambiamenti di uso del suolo o l’urbanizzazione. Tutti fattori prevedibilmente in aumento, secondo gli scienziati, considerando l’attesa crescita demografica e delle attivita’ economiche.
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Clima, con aumento di +1,5°C il Sud della Spagna diventerà un deserto
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