Disastro del Vajont: il sindaco di Longarone: “Attenzione verso la sicurezza dei territori, per non subire altri dolori”

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Si ricorda oggi, nel giorno del 53° anniversario del disastro del Vajont, la tragedia che causò 1.910 vittime innocenti e la distruzione di paesi interi. Il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, ha citato l’esempio del terremoto del Centro Italia, della scuola di Amatrice semidistrutta, anche se oggetto di intervento di riqualificazione sismica, per sottolineare quanto poco della tragedia “sia stato raccolto dalla sua lezione in materia di prevenzione e sicurezza ambientale“. Durante la commemorazione nel cimitero delle vittime del Vajont di Fortogna, ha parlato anche della sua visita alla popolazione colpita dal sisma cel 24 agosto: “Negli sguardi delle persone sopravvissute ho colto la dignita’ che anche le nostre comunita’ hanno sempre, rigorosamente, mantenuto. Persone che non potranno tornare nelle loro case e che dobbiamo tentare di aiutare, come altri per noi si mossero nel 1963. E proprio la solidarieta’ che hanno animato quanti accorsero qui all’indomani del disastro del Vajont, a prestare soccorso e a contribuire alla nostra rinascita, l’ho potuta ancora una volta vedere in quelle terre. Migliaia di volontari e privati cittadini prodigarsi per portare conforto e aiuto. Questi sono i valori che l’Italia, il nostro Paese, ha saputo esprimere nelle tragedie piu’ tremende subite nella sua storia“.

Poniamo attenzione verso la sicurezza dei territori che viviamo affinche’ non ci si debba trovare a subire altri dolori, per superficialita’ o omissioni“.

La commemorazione si concluderà in serata con una marcia silenziosa che partirà dal campanile che ha resistito alla distruttiva onda d’acqua. Un minuto di silenzio poi alle 22.39 quando il momento della tragedia verrà ricordato dal rintocco delle campane.

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