Raccontare la vita dell’Etna attraverso un monitoraggio e una documentazione dei fenomeni eruttivi e non e provvedere alla digitalizzazione e alla conservazione delle tante ore di materiale filmato per non disperdere lo straordinario patrimonio di immagini raccolte. E’ quanto è stato deciso durante la prima edizione dell’Etna Film Festival, promosso e organizzato dal comune di Pedara e sostenuto dall’assessorato regionale al Turismo Sport e Spettacolo, con il patrocinio gratuito della Sicilia Film Commission, guidata da Alessandro Rais. Un appuntamento durante il quale si è proposto di sottoscrivere una convenzione con la sede regionale della Rai e con la strutture centrali degli archivi di “Teche Rai”. L’obiettivo è avviare, sulla scia di quanto previsto dall’articolo 7 della legge regionale 16/2007, un progetto di digitalizzazione dei filmati relativi al territorio dell’Etna realizzati negli ultimi decenni dalla Rai di Catania, a cominciare dalle riprese effettuate da Giovanni Tomarchio, giornalista e documentarista che è stato premiato dall’assessore Anthony Barbagallo, nell’ambito del Festival. “Consapevoli dell’importanza della conservazione e valorizzazione di queste immagini suggestive che raccontano i fenomeni vulcanici alle pendici dell’Etna – ha spiegato l’assessore – vogliamo attivare tutti quegli strumenti utili per non disperdere questo patrimonio, estremamente prezioso sotto il profilo naturalistico e paesaggistico. E la sigla di questa convenzione con la Rai va in questa direzione perché ci permette di ottenere il trasferimento su supporto digitale e di conseguenza l’archiviazione“.
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Etna: una convenzione con la RAI per raccontare il vulcano
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