Mentre gli esperti dell’Agenzia Spaziale Europea continuano ad analizzare i dati ricevuti dal TGO per capire cosa sia successo al lander nella sua fase di atterraggio, ci sono importanti novità relative allo strumento DREAMS che avrebbe dovuto raggiungere la superficie marziana insieme al dimostratore Schiaparelli.
Secondo i dati ricevuti da Marte – spiega Chiara Badia su Media INAF – DREAMS (Dust Characterisation, Risk Assessment, and Environment Analyser on the Martian Surface), la piccola stazione meteorologica nata dalla collaborazione tra INAF, ASI e CISAS di Padova, si è attivata durante la discesa del lander e ha inviato dati relativi al suo stato di funzionamento. In quei pochi secondi di trasmissione, DREAMS ha comunicato attivamente con il lander Schiaparelli. Tutti questi dati, insieme a quelli sulla discesa di Schiaparelli, ora in mano agli scienziati e ai tecnici della missione, rappresentano un prezioso bagaglio di informazioni per la seconda fase del programma Exomars, ovvero la prossima missione prevista in partenza per Marte il 2020.
La fase di progettazione e realizzazione di DREAMS ha offerto ai ricercatori un’opportunità unica per comprendere i fenomeni presenti su Marte e la loro formazione. «Parte della scienza di DREAMS, assieme ad alcuni sensori già testati, sarà comunque riutilizzata per la prossima missione ExoMars2020 – aggiunge Esposito. Stiamo continuando a lavorare e analizzare i dati e l’INAF – Osservatorio di Capodimonte sarà responsabile dello strumento MicroMed per misurare le polveri in atmosfera marziana e i campi elettrici associati».