“Gli investimenti in queste imprese spaziali si giustificano ampiamente perché hanno ricadute valutate sino a 6 euro per ogni euro speso“: lo dichiara in un’intervista al Corriere della Sera il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston. “Il vantaggio dell’investimento spaziale è duplice per le ricadute sulla Terra e per lo sviluppo di nuovi mezzi“, in primis le tecnologie che usiamo ogni giorno, l’informatica e i nuovi software che dall’esplorazione spaziale hanno tratto un impulso significativo. Impegnando le risorse queste missioni (ExoMars costa 1,2 miliardi di euro di cui 350 milioni in tecnologia italiana) si sono raccolte innovazioni che hanno generato ritorni economici, accresciuto la capacità dei nostri tecnici, aumentato la capacità competitiva. “È nata così la space economy: vendiamo il razzo Vega sviluppato con l’Esa trasportando satelliti e vendiamo agli Usa i moduli Cygnus per rifornire a Stazione spaziale“.