L’Europa ha dato il via a una missione senza precedenti, un progetto in cui l’Italia gioca un ruolo di primo piano: ExoMars è suddivisa in due fasi. Nella prima, iniziata a marzo 2016, una sonda (TGO) resterà nell’orbita di Marte per indagare la presenza di metano e altri gas presenti nell’atmosfera, possibili indizi di una presenza di vita attiva, mentre un modulo (EDM) denominato Schiaparelli contenente la stazione meteo (Dreams) ed altri strumenti, atterrerà su Marte, il 19 ottobre. Nella seconda parte della missione, che prenderà invece il via nel maggio 2020, l’obiettivo è portare sul Pianeta Rosso un innovativo rover capace di muoversi e dotato di strumenti per penetrarne ed analizzarne il suolo.
In occasione dell’ammartaggio, il 19 ottobre alle 21:55 National Geographic propone lo speciale “ExoMars: missione Marte”. Dai laboratori italiani di Thales Alenia Space al centro di lancio del cosmodromo di Baikonur, racconterà il sogno europeo di raggiungere Marte attraverso la voce degli scienziati che hanno lavorato per rendere possibile questa missione, sullo sfondo di un’affascinante “sfida” tecnologica con gli USA. National Geographic proseguirà il racconto con la serie evento ‘Marte’ prodotta dai premi Oscar Ron Howard e Brian Grazer, in onda dal 15 novembre il martedi’ alle 20.55.
ExoMars è stato concepito e realizzato con l’obiettivo principale di acquisire e dimostrare la capacità autonoma europea di eseguire un atterraggio controllato sulla superficie marziana, operare sul suolo marziano in mobilità di superficie, accedere al sottosuolo per prelevarne campioni e analizzarli in situ. Nello specifico, la missione indagherà le tracce di vita passata e presente su Marte, la caratterizzazione geochimica del pianeta, la conoscenza dell’ambiente marziano e dei suoi aspetti geofisici e l’identificazione dei possibili rischi per le future missioni umane.