Tra i 600 Megabyte rilevati e trasmessi a Terra dalla sonda Tgo sono compresi anche quelli di Schiaparelli. Nei cinque minuti che hanno preceduto la sua caduta, infatti, il lander è riuscito a trasmettere 229 Kilobyte di dati. Sono stati tutti raccolti dai suoi strumenti durante la discesa nell’atmosfera marziana e succesivamente inviati alla sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), l’altro veicolo protagonista della missione Exomars. Lo ha evidenziato l’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Adesso, la sonda Tgo si trova nella posizione iniziale prevista nell’orbita marziana, “sta lavorando molto bene” ed a novembre inizierà la fase di calibrazione degli strumenti. A quel punto si preparerà per la manovra che, da gennaio 2017, la porterà a raggiungere, in più fasi, la quota di 400 chilometri. A quel punto il Tgo potrà cominciare ad analizzare l’atmosfera marziana alla ricerca di eventuali prove dell’esistenza di forme di vita sul pianeta rosso. Nella seconda fase della missione ExoMars, prevista nel 2020, il Tgo funzionerà come tramite per le comunicazioni fra il rover che lavorerà sulla superficie di Marte e la Terra.