Anche la sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa è alla ricerca di Schiaparelli. Infatti, dopo aver cercato di catturare il segnale del lander della missione ExoMars, proverà a fotografarlo. E’ quanto ha reso noto il direttore delle operazioni di volo delle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Paolo Ferri. L’impresa non è semplice, poiché la zona prevista per l’atterraggio si protrae per 100 chilometri. Nel frattempo, ha aggiunto, sia con l’aiuto di Mro sia con quello di altre sonde si continuerà a cercare di ristabilire le comunicazioni con il lander della missione ExoMars, organizzata dall’Esa e dall’agenzia spaziale russa Roscosmos. “Continueremo a fare più tentativi per stabilire le comunicazioni”, tuttavia il tempo sarà limitato: si cercherà di comunicare con Schiaparelli ancora per alcuni giorni, da un minimo di tre a un massimo di otto-dieci, ma “prima o poi le batterie si scaricheranno”. Se “nei prossimi giorni – ha detto ancora Ferri – si arriverà a una conclusione non ambigua, per esempio che Schiaparelli si è rotto, smetteremo di cercare; se invece questa conclusione non arriverà continueremo a cercare”.
ExoMars: una sonda americana proverà ad individuare e fotografare Schiaparelli
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