Firenze: numerosi gli eventi per ricordare l’alluvione del ’66, info e date

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Nel cinquantenario dell’alluvione a Firenze e in Toscana del 1966, la Regione ha predisposto prodotti audiovisivi, videoinstallazioni, videogame, mostre e un portale di raccolta di testimonianze e documenti, a cura di Fondazione Sistema Toscana, per dare un contributo alla conservazione e trasmissione della memoria. Conservare la memoria è importante per trasmettere, a chi non l’ha vissuta in prima persona e a chi in quei giorni non era ancora nato, tutta la complessità di eventi e sentimenti – tra dramma, solidarietà e voglia di ricominciare – che emersero in quel frangente.

Alluvione 66L’alluvione fu infatti un disastro ambientale che provocò drammi individuali e collettivi, che mise in ginocchio la città di Firenze e tanti territori attraversati dal corso del fiume Arno , e non solo, si pensi al bacino dell’Ombrone. Ma fu anche un evento di fronte al quale tanti cittadini, italiani e stranieri, seppero dimostrare la vicinanza alle popolazioni colpite, portando loro un contributo fondamentale per la salvaguardia del patrimonio artistico e librario. Tutti eventi che hanno lasciato un ricordo indelebile nella memoria collettiva dei toscani e di tantissime persone di tutto il mondo; questo rappresenta oggi un patrimonio culturale da salvaguardare e trasmettere.

“Dobbiamo sottolineare il risultato che è stato raggiunto in questo caso per il grande livello di collaborazione che si è riusciti a creare tra Regione e Protezione civile, Comune di Firenze e molti altri enti locali con la fattiva collaborazione dell’Agenzia Coesione Territoriale – ha sottolineato la vicepresidente della Regione, Monica BarniEntro questo ambito i prodotti audiovisivi, la comunicazione digitale, gli eventi come mostre e videoinstallazioni realizzati da Fst fino all’allestimento di piazza Santa Croce del 6 novembre con mezzi del volontariato e istituzionali e l’esercitazione al Museo Casa Siviero, sono efficaci strumenti di divulgazione per il raggiungimento della cittadinanza e della comunità internazionale”.

“Voglio riferirmi in particolare al portale toscana.firenze2016 e alla comunicazione nei canali social – ha aggiunto Barni – Un collettore di tutte le attività organizzate da istituzioni, associazioni, enti culturali e semplici cittadini aventi a tema l’anniversario dell’alluvione a Firenze e in tutta la Toscana. Un portale, in continua evoluzione e che si arricchisce ora dopo ora, che raccoglie tutta l’attività preparatoria e parte dei contenuti tecnico-scientifici promossi dal Comitato Firenze 2016. “Nel nuovo portale trovano spazio i tantissimi eventi, le mostre, gli incontri, organizzati in occasione delle celebrazioni del cinquantenario dell’alluvione; le testimonianze degli Angeli del Fango e tutte le attività del Comitato di coordinamento”, ha concluso Barni.

Gli eventi e tutte le manifestazioni

La Compagnia di Firenze, Casa del Cinema della Toscana, dedicherà venerdì 4 novembre una giornata di proiezioni che celebreranno il Cinquantenario dell’alluvione di Firenze e della Toscana. Si inizia alle 15.30 con la proiezione del video 241 Chilometri al mare, di Tobia Pescia, un progetto di Unicoop Firenze che si compone di “Storie e vite di fiume”. Alle ore 18.30 anteprima del film di Enrico Pacciani, Dopo l’Alluvione. L’opera va ad indagare su come la catastrofe abbia trasformato la città e le persone arrivate da tutto il mondo per salvare le sue opere d’arte. Alle 21.00, in collaborazione con Festival dei Popoli, l’atteso film di Mario Carbone, Firenze, novembre ’66, (Italia 1966, 24′) copia restaurata dal laboratorio L’Immagine Ritrovata nel 2016, incentrato sui problemi, le realtà culturali, sociali ed umane all’indomani della sciagura a Firenze. Una struggente testimonianza in tempo reale dei soccorsi. Sempre venerdì 4 novembre, alle ore 2 1.30, ancora in collaborazione con Festival dei Popoli, chiude la giornata di proiezioni a La Compagnia il film Camminando sull’acqua, di Gianmarco D’Agostino. L’alluvione attraverso gli occhi e la macchina da presa di Beppe Fantacci che, insieme a Emilio Pucci e Enzo Tayar, escogitò un piano per risollevare dal fango più di 300 aziende artigianali, molte delle quali continuano ancora oggi la loro attività. Nel film anche le testimonianze di Bargellini, Ferragamo e Pucci, e inediti filmati d’archivio, a colori. La sera del 4 novembre, e ogni sera per le due settimane successive, un’installazione di videomapping racconterà cosa successe in uno dei luoghi simbolo di Firenze, il Ponte Vecchio, quando le acque dell’Arno strariparono invadendo la città.

Il progetto, oltre ad essere un evento spettacolare, darà visibilità al ricco e inedito Archivio Fotografico Locchi, partner del progetto. Galleria delle Carrozze: videoinstallazione sul percorso dell’Arno, da Capo d’Arno a Bocca D’Arno – Il percorso espositivo in un parallelismo diacronico (un confronto tra passato e presente) ed espositivo (le medesime immagini al momento dell’inondazione e come appaiono oggi), racconterà cosa accadde nel 1966 e i cambiamenti verificatisi negli anni successivi in Toscana, nelle grandi e piccole città coinvolte nell’alluvione. Un racconto per immagini, per la maggior parte inedite, comunque suggestive ed emozionanti, per illustrare ciò che in questi cinquant’anni è stato realizzato in termini di interventi contro il dissesto idrogeologico e le misure adottate per la messa in sicurezza dell’Arno.

Sala D’Arme: progetto di videoinstallazione – Un documentario appositamente realizzato dall’Associazione Mus.e, sarà proiettato all’interno della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, dove sarà allestito un percorso evocativo e allo stesso tempo immersivo, con foto, video, clip audio, relativi ai giorni dell’alluvione. Sarà un’esposizione sulle immagini e i suoni dell’alluvione ’66, che potrà essere così “rivissuta” dai visitatori come esperienza emozionale. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze: digitalizzazione dell’archivio fotografico e percorso di “realtà aumentata” – La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze è stata uno dei luoghi simbolo dell’alluvione del 1966. Migliaia di persone di tutto il mondo, i famosi Angeli del fango, giunsero a Firenze per recuperare manoscritti e libri rari e per metterli in sicurezza dai danni provocati dall’acqua. Negli archivi della Biblioteca Nazionale sono conservate circa 3.500 fotografie a documentare quanto fu realizzato in quei giorni. Per mancanza di risorse, le fotografie non erano mai state né catalogate né digitalizzate. Partendo da tale necessità e dalla volontà di trasformare il materiale in patrimonio comune e fruibile, Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, in accordo con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e Fondazione Sistema Toscana, hanno realizzato una digitalizzazione e catalogazione delle fotografie. Per valorizzare il patrimonio recuperato e renderlo accessibile al pubblico, alla Nazionale sarà allestito un percorso di “realtà aumentata” da fruire attraverso tablet/smartphone o visori tecnologicamente avanzati, che consentirà di immedesimarsi negli eventi che sconvolsero la Biblioteca nei giorni dell’alluvione. Progetto “Sale per l’Alluvione”: tornano gli storici Cinegiornali – Grazie al progetto “Sale per l’Alluvione”, una selezione del materiale giornalistico che documentò nel 1966 l’alluvione di Firenze, tra cui gli storici Cinegiornali, messi a disposizione dagli archivi dell’Istituto Luce Cinecittà e delle Rai Teche, saranno riproposti nelle sale toscane. In tutto 14 corti, della durata di 3 minuti circa ciascuno, saranno trasmessi dal 4 al 18 novembre in tutte le sale Agis toscane, con un passaggio al giorno nella fascia serale.

Unity in Diversity e la Carta di Firenze 2016: il Convegno dei Sindaci – In programma per il Cinquantenario dell’alluvione anche il convegno di Unity in Diversity (Palazzo Vecchio, 2-4 novembre 2016). Il tema centrale per il lavoro del network di Unity in Diversity (mondo scientifico e Sindaci delle principali città che si sono trovate ad affrontare eventi naturali disastrosi) è quello della resilienza e della prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico per le città attraversate da corsi d’acqua. In tal senso l’anniversario rappresenta un momento fondamentale di riflessione internazionale sulla protezione del patrimonio naturale, artistico e culturale dai fenomeni alluvionali. La mattina del 4 novembre saranno presentati i risultati delle tre giorni di studio e riflessione, raccolti in una formale dichiarazione (la Carta di Firenze 2016) che rappresenta una base di partenza per tutte le città che vorranno intraprendere azioni a difesa del patrimonio dalle minacce di alluvioni e di esondazioni. Volto al rafforzamento dell’immagine internazionale di Firenze e della Toscana sul tema della resilienza, il Convegno dei Sindaci, organizzato dal Comune di Firenze, rappresenta anche l’occasione per dare avvio a ulteriori forme di collaborazione internazionale e a nuove progettualità da sviluppare a partire dal 2017. Progetto di videogame sul tema del dissesto idrogeologico – In collaborazione con l’Associazione Nazionale Sviluppatori di Videogiochi Italiana (Aesvi) a partire dalla valorizzazione dei contenuti della Carta di Firenze 2016, nell’ambito delle attività sperimentali di Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, è previsto il lancio di un bando, nel 2017, per lo sviluppo di un videogioco con una forte valenza educativa e comunicativa. Si intende puntare sull’utilizzo di uno strumento ludico che induca i più giovani ad una riflessione su tematiche di educazione civica legate alla prevenzione del dissesto idrogeologico. Il videogioco vuole aiutare a trasformare i giocatori in protagonisti capaci di incidere sul territorio in maniera consapevole, per favorire atteggiamenti di tutela e salvaguardia del capitale naturale. Il videogioco è anche uno strumento didattico da diffondere nelle scuole, attraverso azioni concordate con i competenti Uffici Scolastici Regionali, per alimentare il senso di responsabilità e stimolare comportamenti virtuosi.

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