Nonostante la fase di minima attività che sta caratterizzando il Sole in questo periodo, sulla nostra stella si è generato un gigantesco buco coronale (una regione che appare più scura, più “fredda” rispetto all’area circostante), il quale ha inviato nella direzione della Terra un forte getto di vento solare. Lo sciame di particelle cariche potrà colpire il nostro pianeta per almeno tre giorni, generando luminose aurore al Polo Nord visibili anche a latitudini più basse. Secondo quanto reso noto dall’Agenzia statunitense NOAA, la momento è in corso una tempesta geomagnetica classe G1, ma i fenomeni più intensi si registreranno tra oggi e domani, quando il livello potrebbe essere innalzato a G2, caso in cui si producono luminose aurore sul circolo polare artico: lo spettacolo potrebbe essere visibile anche dagli Stati USA, come il Minnesota e il Michigan. Ulteriori aggiornamenti saranno divulgati nelle prossime ore.
Un buco coronale è un’area nell’atmosfera del Sole dove il campo magnetico arretra e consente ai gas di sfuggire: si tratta di un vero e proprio “squarcio” che appare sulla superficie della nostra stella in media una o due volte al mese. Particolarmente insolita l’estensione assunta nell’evento in corso.