Considerata dai più come tipicamente consumistica, Halloween è diffusa in tutto il mondo ed ogni Paese ha sviluppato un proprio modo di vivere questa in bilico tra sacro e profano.
In Austria, ad esempio, tra il 30 ottobre e il 2 novembre viene celebrata Seeunwoché, anche detta “la settimana di Ognissanti”. Le tombe di famiglia vengono decorate con lanterne e corone di fiori e l’ultimo giorno sono tradizionalmene celebrate commemorazioni funebri di massa. In Canada zucche intagliate e pannocchie di mais decorano le case. I bimbi si travestono e in ogni quartiere si svolgono feste in maschera e parate a tema; in Irlanda si accendono falò nelle campagne come al tempo dei Cleti; in Belgio si accendono candele per ricordare le anime dei defunti, in Svezia la festa, che dura sino al 6 novembre, è conosciuta col nome di All Helgons Dag.
Nelle Filippine è tempo della tradizionale Pengangaluluwa. Gruppi di persone, andando di casa in casa, intonano storie di anime intrappolate in Purgatorio e di notte vengono lasciati cibi accanto alle finestre di casa. Secondo la leggenda i morti, di notte, tornano a visitare la loro casa, portando con sé in dono, lasciato solitamente in salone o in giardino. In Cina si tiene ogni anno una particolare festa chiamata “Tieng Chihe”. Davanti alle foto dei propri cari defunti, vengono posti cibo acqua e candele, per accompagnare il loro ritorno sulla terra. Nei templi buddisti vengono poi create delle barchette in carta, le “boats of law”, lasciate poi galleggiare su degli specchi d’acqua. Queste barche hanno la funzione tradizionale di aiutare le anime dei “pretas” ad abbandonare la terra e andare in paradiso. Queste figure, nella tradizione cinese, sono gli spiriti, considerati pericolosi, di coloro che sono morti all’improvviso e sono rimasti intrappolati sulla terra .
In Romania la festa gravita attorno alla figura del Conte Dracula. Leggenda vuole che il suo spirito viva ancora in quella nazione e in occasione del 31 ottobre sono organizzate rappresentazioni teatrali incentrate sulla sua vita. Ed ancora, in Inghilterra vi è la tradizione dei Punkies, pupazzi confezionati intagliando le barbabietole. In Slovacchia dispongono attorno al camino tante sedie per quanti sono i componenti della famiglia, aggiungendo uno o più posti per i cari defunti. In Giappone festeggiano Obon, chiamato anche Matsuri o Urabon, festa dedicata alla memoria dei propri antenati. Le lanterne rosse sono usate per circondare l’area dei festeggiamenti, mentre candele speciali, le welcome fires, vengono lasciate galleggiare sul mare per ricondurre le anime a casa. Chi vive in città, invece, accende fuochi in strada e agli angoli delle strade, in segno di commemorazione.
