Sono il francese Jean-Pierre Sauvage, lo scozzese J. Fraser Stoddart e l’olandese Bernard Feringa i vincitori del premio Nobel per la Chimica. I tre sono stati premiati oggi per il loro lavoro sulle macchine molecolari che possono portare a sviluppi sui nuovi materiali, i sensori e i sistemi di immagazzinamento dell’energia. Il Nobel è stato assegnato per la più piccola macchina molecolare progettata al mondo. I tre scienziati hanno sviluppato molecole con movimenti controllabili, in grado di svolgere compiti quando viene aggiunta energia. Il premio consiste in 8 milioni di corone svedesi, pari a 931mila dollari. “Il motore molecolare – ha spiegato Goran Hansson, membro della Royal Swedish Academy of Sciences – è allo stesso stadio in cui era il motore elettrico nel 1830, quando gli scienziati visualizzavano manovelle e ruote inconsapevoli che avrebbero portato alla nascita di treni elettrici, lavatrici, ventilatori e robot da cucina“. Sauvage è professore emerito presso l’Università di Strasburgo e direttore di ricerca emerito presso il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica. Stoddart, nato ad Edimburgo, è professore di Chimica alla Northwestern University negli Stati Uniti, mentre Feringa è professore di Chimica organica all’Università di Groningen, nei Paesi Bassi. “Il Nobel è del tutto inaspettato – ha commentato Stoddart in un’intervista telefonica mentre assisteva alla premiazione in diretta tv da casa – Quando succede, ti toglie il respiro“. Feringa ha aggiunto: “Cosa ho detto quando ho ricevuto la notizia? Che non so cosa dire“. Quello per la Chimica è il terzo Nobel assegnato quest’anno dopo quello per la Medicina e quello per la Fisica, annunciati lunedì e martedì. Il premio prende nome dall’inventore della dinamite Alfred Nobel e viene assegnato ogni anno a Stoccolma a chi si distingue nel campo delle scienze, della letteratura e della pace.