Il Ministero della Salute con il sostegno dell’UNICEF e dell l’OMS ha lanciato una campagna nazionale di una settimana per vaccinare i bambini dell’Iraq contro la polio. Con lo slogan “due gocce possono cambiare una vita“, la campagna di cinque giorni si propone di raggiungere 5,8 milioni di bambini sotto i cinque anni in Iraq. Più di 25.000 vaccinatori andranno di casa in casa durante la campagna, visitando le famiglie. L’annuncio è stato dato ieri, nella Giornata Mondiale contro la Polio. La poliomielite è una malattia virale altamente contagiosa che attacca il sistema nervoso. I bambini sotto i cinque anni di età sono i più vulnerabili alla malattia, ma una tempestiva vaccinazione può prevenire l’infezione. “Il governo iracheno è impegnato ad eradicare la polio, e per questo ha realizzato 16 campagne nel 2014 e nel 2015, come parte della risposta Middle East Polio Outbreak“, ha dichiarato il Rappresentante UNICEF in Iraq Peter Hawkins. Dal mese di aprile 2014, nessun nuovo caso di polio è stato segnalato in Iraq, grazie al forte impegno del governo e al duro lavoro degli operatori impegnati in prima linea. Nel maggio 2015, l’Iraq è stato tolto dalla lista dei paesi con nuovi casi. Tuttavia, i rischi di una ripresa persistono a causa di eventuali lacune nella sorveglianza e nella copertura vaccinale tra le popolazioni sfollate in Iraq così, tra coloro che vivono in zone impervie e negli insediamenti informali. “C’è ancora il rischio che la poliomielite possa tornare in Iraq“, ha detto il Rappresentante OMS in Iraq Altaf Musani. “La trasmissione della polio é in corso in Pakistan e in Afghanistan e nuovi casi di poliomielite sono stati confermati anche in Nigeria“, ha detto. “Fino a quando la trasmissione non viene interrotta a livello globale, dobbiamo mantenere elevati livelli di copertura vaccinale e forti sistemi di sorveglianza“, ha aggiunto. Con la Iraq polio Partnership sono stati organizzati 2 turni di vaccinazione a livello nazionale nei mesi di febbraio e aprile di quest’anno, raggiungendo oltre il 91% della target di popolazione previsto. La campagna di vaccinazione di questo mese sarà coordinata dal Ministero della Salute iracheno (MOH) con il sostegno di OMS e UNICEF; particolare attenzione verrà rivolta ai bambini più vulnerabili dei campi per sfollati e dei campi rifugiati siriani, degli insediamenti informali, delle comunità di accoglienza colpite e delle aree recentemente riconquistate.