L’uragano Matthew, che dopo aver devastato i Caraibi è arrivato sulle coste statunitensi riducendosi a tempesta tropicale, ha causato almeno 19 morti, gravi inondazioni e centinaia di migliaia di case senza energia. Secondo l’ultimo bilancio delle vittime reso noto dalle autorità statunitensi otto persone sono morte in North Carolina, sei in Florida, quattro in Georgia e una in South Carolina. In North Carolina, Circa 800mila abitazioni e aziende sono senza corrente, mentre in alcune zone le inondazioni hanno raggiunto i 40 centimetri. “E’ ancora una situazione estremamente pericolosa per il North Carolina”, ha dichiarato in una conferenza stampa il governatore Patt McCrory, dopo aver annunciato che si prevede che grandi fiumi straripino nelle prossime ore. In Georgia, nel pomeriggio di oggi dovrebbe essere ritirato l’ordine di evacuazione per 500mila residenti delle zone costiere sfollati nei giorni scorsi.
In South Carolina, la governatrice Nikki Haley, ha fatto sapere che una persona è rimasta uccisa mentre cercava di attraversare la strada allagata. In Florida stanno continuando i lavori di pulizia delle strade e di ripristino delle linee elettriche danneggiate che mantengono oltre 400mila persone ancora al buio. Nel suo bollettino delle 17, il Centro statunitense per gli uragani ha annunciato che il ciclone si muoverà su Outer Banks, in North Carolina, fino a questa notte per poi dirigersi nell’Atlantico verso l’Europa a partire da domani.