Gli occhi dei satelliti sono puntati sull’uragano Matthew e in tempo reale permettono di seguirne l’evoluzione nel suo progressivo spostamento dalle Bahamas verso le coste della Florida. Dati e immagini sono inviati a Terra in tempo reale dai satelliti della Nasa e da quelli dell’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani (Noaa). Sono immagini riprese in diverse lunghezze d’onda, dal visibile all’infrarosso e alle microonde e grazie ad esse e’ stato possibile prevedere l’evoluzione dell’uragano dalla categoria 3 alla categoria 4 della scala Saffir-Simpson, basata sull’intensita’ dei venti. Le immagini nel visibile sono state rilevate dal satellite Suomi NPP, di Nasa e Noaa, quando l’uragano si trovava ancora sulle Bahamas, mentre quelle nell’infrarosso sono state rilevate dal satellite Goes. I dati hanno permesso inoltre di calcolare che l’uragano si sposta in direzione Nord-Est e che si prevede possa raggiungere la Florida la sera del 7 ottobre (orario della costa Est degli Stati Uniti).