Diagnosi precoce e tempestiva, presa in carico condivisa, empowerment del paziente e accesso uniforme e appropriato all’innovazione terapeutica: si fondano sul gioco d’anticipo i pilastri per un efficace contrasto al diabete, tracciati nella road map ‘Scacco matto al diabete. Strategie e azioni per un’innovazione sostenibile’. Il paper di indirizzo, sottoscritto da Istituzioni, società scientifiche, medici di medicina generale e pazienti, è stato presentato oggi a Roma nell’ambito di un workshop promosso da AboutPharma e realizzato con il contributo di AstraZeneca. Il documento si inserisce nel progetto ‘Contro il diabete gioco d’anticipo-Early action in diabetes’ che, attraverso l’analisi di alcuni modelli organizzativi regionali, ha evidenziato le principali criticità organizzative e avanzato proposte per una corretta e appropriata assistenza diabetologica sul territorio. Questi i 5 punti chiave: 1) Anticipare la diagnosi mediante interventi mirati e opportunistici, nel setting della medicina generale, riservati a particolari categorie di rischio, anche in occasione di altri controlli medici; 2) Definire e implementare percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali omogenei a livello regionale, supportati da una riorganizzazione dei servizi per le cure primarie. E ancora: 3) Potenziare la continuità assistenziale ospedale-territorio e ampliare le competenze dei medici di medicina generale per quanto concerne la prescrizione dei farmaci innovativi per il diabete nel rispetto dell’appropriatezza; 4) Istituire percorsi di formazione certificati delle associazioni dei pazienti; 5) Promuovere l’accesso uniforme e appropriato all’innovazione terapeutica. “Il modello della gestione integrata consente enormi benefici derivanti dall’adozione di interventi appropriati e personalizzati da parte del team diabetologico al fianco dei medici di famiglia. La presa in carico sul territorio di un numero crescente di persone con diabete in buon compenso metabolico e privi di complicanze evolutive in atto, da parte della medicina generale, può contribuire a efficientare l’organizzazione dell’assistenza e a destinare nuove risorse allinnovazione in diabetologia, garantendo ai pazienti l’accesso uniforme alle migliori cure disponibili“, ha affermato Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di diabetologia.
Medicina: strategia integrata in 5 punti per un “assedio” al diabete
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