E’ avvenuto il 14 marzo scorso il lancio della missione ExoMars, e non è stato un caso: è stato una sorta di regalo di compleanno per l’astronomo Giovanni Schiaparelli, al quale è dedicato il lander progettato per atterrare sul suolo di Marte il prossimo 19 ottobre: le emozioni sono alle stelle, si attende con il fiato sospeso il clou della missione ExoMars 2016, prevista per il prossimo mercoledì 19, quando il modulo di discesa Schiaparelli “ammarterà” dopo essersi sganciato dal TGO il 16 ottobre.
Il modulo di discesa prende il nome dall’astronomo italiano del XIX secolo, direttore per quasi quarant’anni dell’Osservatorio Astronomico di Brera, è divenuto universalmente celebre per le sue osservazioni di Marte. Un riconoscimento che vuole sottolineare il ruolo di primo piano giocato dal nostro Paese in ExoMars.
La sonda avrà vita breve, fra i 4 e gli otto sol ed il suo compito più importante sarà lo studio della composizione dell’atmosfera e dei venti. E’ la prima volta che Esa fa atterrare una sonda da 600 chili su Marte. Se tutto procederà secondo i piani, Esa avvierà la fase due di Exomars, ancora più complessa, ExoMars2018: dovrà raggiungere il suolo marziano un modulo di discesa con un rover, un veicolo a sei ruote in grado di spostarsi in ogni direzione e anche di sollevare le ruote. Successivamente Esa ha in programma il lancio di una sonda per raccogliere campioni di suolo marziano e riportarli a Terra: la missione costerà 1,2 miliardi di euro e l’Agenzia Spaziale Italiana è il massimo finanziatore con il 33% della spesa totale, ovvero 370 milioni.