Missione Exomars, lunga notte di lavoro per capire cos’è successo su Marte

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L’Europa e l’Italia sono arrivate su Marte ma per avere la conferma definitiva dell’esito positivo dell’ammartaggio del lander Schiaparelli bisognerà attendere fino alla metà mattinata di giovedì 20 ottobre. Lo ha confermato Jan Woerner, numero uno dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea. La lunga notte di Exomars è iniziata intorno alle 18.30 quando i primi dati sull’ammartaggio, in arrivo dalla sonda Mars Express dell’Esa, non sono stati considerati sufficienti a confermare al cento per cento che il lander avesse toccato con successo il suolo marziano. Si è atteso, allora, il passaggio della sonda Mars reconnaissance orbiter (Mro) della Nasa intorno alle 20 ma, anche in questo caso, c’è stato un nulla di fatto, al punto che gli scienziati si sono riservati di monitorare la situazione per tutta la notte e fare un nuovo punto entro le 10 del 20 ottobre. Come ha sottolineato Paolo Ferri, capo delle operazioni spaziali dell’Esa “è necessario avere maggiori informazioni e dati più approfonditi“. Poco prima delle 20 del 19 ottobre, però, è arrivata la notizia positiva relativa al successo dell’immissione in orbita bassa della sonda madre di Exomars, il Tgo (Trace gas orbiter) che continuerà a sorvolare il pianeta fino al dicembre 2022 per raccogliere informazioni sull’atmosfera del pianeta rosso alla ricerca di possibili tracce di vita.

LaPresse/Vincenzo Livieri
LaPresse/Vincenzo Livieri

Teniamo le dita incrociate, forse nella notte avremo risultati chiarificatori e magari anche positivi” ha aggiunto Woerner, al termine della diretta dal centro di controllo della missione di ExoMars, ricordando che quello del lander Schiaparelli era “un test di atterraggio. Uno strumento per un test che, si’, ha funzionato, anche se non sappiamo ancora i dettagli, e che abbiamo fatto per raccogliere dati per la prossima missione del 2020. I dati che saranno esaminati questa notte ci serviranno per sapere come fare atterrare con tecnologia europea il Rover su Marte. E’ stata un’ottima decisione di andare per la prima volta con uno strumento di test“. “Per l’Esa – ha aggiunto – volare fino a Marte ed entrare in un’orbita sicura attorno al pianeta per una missione che servira’ a conoscere l’atmosfera e a scoprire se c’e’ vita e’ una grande sfida e un grande risultato“, ha detto Worner ringraziando i colleghi russi e americani e i partner industriali della missione.

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Fiato sospeso, quindi, per la missione Exomars. Ancora nessun segnale è stato raccolto dal lander Schiapparelli, che dovrebbe aver toccato il suolo marziano alle 16.58 ora italiana. Sono tre i satelliti che ruotano intorno a Marte in grado di comunicare con Schiapparelli. Quello principale è il Tgo, cioè quello progettato apposta per comunicare con il lander e dal quale lo stesso lander si è sganciato poche ore fa. Degli altri due uno è l’Mro, satellite statunitense in grado di comunicare con Schiapparelli in maniera solo parziale, ma sufficiente a ricevere i principali dati di telemetria e quindi in sostanza in grado di farci capire se lo Schiapparelli è arrivato a terra intero.

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Il terzo è il Mars Express, che si supponeva fosse in grado di ricevere e rilanciare il segnale del lander. In effetti, intorno alle 18.30, ha inviato un segnale. Ma non è stato sufficiente per avere informazioni chiare: era troppo debole. Questi satelliti naturalmente ruotano intorno al pianeta, quindi per raccogliere il segnale del lander e rilanciarlo verso la terra devono essere in specifiche posizioni.

Per elaborare la mole di informazioni che quest’ultimo invierà, occorreranno diverse ore. E’ attesa in nottata quindi una indicazione precisa di ciò che è avvenuto.

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