Il Nobel per la Chimica alle macchine molecolari assegnato a un trio di scienziati andava assegnato anche all’italiano Vincenzo Balzani: lo dichiara Nicola Armaroli, ricercatore del Cnr di Bologna. “Il Nobel andava dato a pari merito al nostro Vincenzo Balzani, che ha collaborato strettamente con Stoddart“, ha dichiarato all’Agi, “a lui si devono molte delle dimostrazioni che le molecole possono muoversi e girare. Balzani inizio’ i suoi studi con Stoddart sulle macchine molecolari e i suoi studi hanno fatto da legante tra le ricerche di Soddart e quelle di Sauvage“. Armaroli ha raccontato la sua collaborazione con Sauvage: “Lavoriamo ancora insieme nonostante lui sia in pensione. Stiamo seguendo dei progetti e proprio ieri sera ci siamo salutati: Sauvage era a cena da un amico comune, chimico anche lui, e ci si chiedeva a chi sarebbe andato il Nobel. Sicuramente non alle nostre ricerche, abbiamo riso“.
Tra i cento chimici più citati al mondo, Balzani è professore emerito dell’Alma mater e nel 2013 ha ricevuto un premio alla carriera dalla rivista ‘Nature’, consegnatogli dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
“Inizialmente mi son stupito di non essere stato inserito nei nomi, ma va bene cosi’. E’ bello anche arrivar quarto, la prendiamo con filosofia“, ha detto all’ANSA Balzani.