Nascere a maggio e a febbraio aumenta le chance di aggiudicarsi nientemeno che il premio Nobel? Sembra quasi sia così: fra i vincitori del passato, infatti, le due più comuni date di nascita risultano essere il 21 maggio e il 28 febbraio. E se questi due mesi hanno visto arrivare al mondo molti dei più grandi studiosi del mondo, anche Yoshinori Ohsumi, scienziato giapponese che si è aggiudicato il riconoscimento 2016 per la Medicina grazie ai suoi studi sui meccanismi dell’autofagia, rispetta in qualche modo questa ‘regola’: è nato, infatti, il 9 febbraio del 1945. Il 71enne del Tokyo Institute of Technology è inoltre uno dei 38 vincitori ‘solitari’ del premio, che non lo hanno dovuto dividere con altri scienziati, cosa che è avvenuta 32 volte per un ‘duo’ di ricercatori, e 36 volte per un ‘trio’ di studiosi. Ad esempio, l’anno scorso furono premiati William Campbell, Satoshi Omura e Tu Youyou, per le loro scoperte sulle malattie parassitarie. A volte il Nobel è stato anche condiviso fra componenti della stessa famiglia, spesso marito e moglie: è successo ai coniugi Cori nel 1947, o ai Moser nel 2014. Sono 106 i premi Nobel per la Medicina e la fisiologia assegnati dal 1901 a oggi, per un totale di 201 studiosi insigniti, di cui sole 12 donne. L’età media di chi ha ricevuto il riconoscimento è di 58 anni, il più giovane fu Frederick Banting, che vinse il Nobel a 32 anni nel 1923, mentre il più vecchio Peyton Rous, 87 anni al momento della proclamazione nel 1966.
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Nobel: il compleanno lo predice? Ohsumi nato a febbraio come tanti altri vincitori
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