Il Premio Nobel per la Chimica 2016 è stato assegnato al francese Jean-Pierre Sauvage, al britannico sir Fraser Stoddart e all’olandese Bernard L. Feringa. I tre sono stati premiati per aver concepito “la più piccola macchina del mondo” ovvero aver sintetizzato le macchine molecolari.
I premi Nobel 2016 per la chimica hanno “miniaturizzato macchine e portato la chimica in una nuova dimensione“, ha detto l’accademia in un comunicato, sottolineando che le macchine sono “mille volte più sottili di un capello“. Sauvage, dell’università di Strasburgo, in Francia, Stoddart, della Northwestern University, negli Stati Uniti, e Feringa, dell’università di Groninga, nei Paesi Bassi, hanno sviluppato le prime molecole i cui movimenti possono essere controllati e che possono eseguire dei compiti quando gli si fornisce energia. “I loro studi – hanno spiegato i giurati dell’Accademia delle Scienze – potranno essere utili nello sviluppo di nuovi materiali, sensori e sistemi per l’immagazzinamento dell’energia.”
Chi sono i tre premiati
Jean-Pierre Sauvage è nato a Parigi nel 1944 e ha compiuto i suoi studi in Francia, laureandosi all’Università di Strasburgo, dove ora è professore emerito. Ricopre anche il ruolo di Direttore di ricerca emerito presso il Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (CNRS).
Sir J. Fraser Stoddart è di origini britanniche, nato a Edimburgo nel 1942, dove si è laureato. E’ professore di Chimica negli Stati Uniti presso la Northwestern University, a Evanston, Illinois.
Bernard L. Feringa è olandese e insegna Chimica Organica presso l’Università di Groningen. E’ nato nel 1951 a Barger-Compascuum e ha studiato nella stessa università dove lavora.